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Le operazioni di mercato del Torino: tre riflessioni su Magnus Warming

Redazione Toro News

 L’acquisto di Warming rappresenta un primo frutto concreto del lavoro di scouting messo in piedi da Vagnati e dal suo braccio destro Giammario Specchia. Il Torino ha una rete di osservatori che lavora a pieno regime. Il rovescio della medaglia è che acquistando Warming il Torino ha di fatto ristretto ulteriormente gli spazi per due giocatori cresciuti nel vivaio come Millico e Rauti, tutti del 2000. In questo caso si è preferito scommettere su un danese poco conosciuto che puntare sulla crescita dei ragazzi made in Toro. Solo il campo dirà se è stato giusto sbagliato, ma la vittoria dell’Italia agli Europei dovrebbe essere un pungolo per tutte le società di A, non solo il Torino, sul dare fiducia ai giovani italiani, che spesso non sono secondi a nessuno.