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Le pagelle di Palermo-Torino 1-4: un Ljajic alla Meroni lucida un Toro da favola

Gianluca Sartori

 PALERMO, ITALY - OCTOBER 17: Luca Rossettini (C) and Marco Benassi (R) of Torino hold off the challange from Oscar Hiljemark of Palermo during the Serie A match between US Citta di Palermo and FC Torino at Stadio Renzo Barbera on October 17, 2016 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

ZAPPACOSTA 6.5: nella prima fase di gara soffre contro Alesaami: l'esterno norvegese ha gamba e sa come portarlo fuori posizione. Col passare della prima frazione gli prende le misure e guadagna metri di campo. Proprio al 40' è molto bravo, in fase di cross, a vedere Ljajic libera sul secondo palo e lo serve con un cross nella misura giusta: al resto ci pensa il serbo. Per tutta la partita deve comunque restare sul chi va là perchè il dirimpettaio norvegese si dimostra uno degli avversari più pericolosi. Ma tutto sommato lo limita bene.

ROSSETTINI 6.5: si fa sempre trovare al posto giusto, con diverse chiusure puntuali. Ormai si è guadagnato il posto da titolare e dimostra di meritarlo, giocando sempre al top della concentrazione. Se vogliamo è uno dei giocatori più sorprendenti della stagione: di testa e di piede le prende tutte. Nestorovski non la vede mai e riesce a calciare in porta nell'unica occasione in cui lui è fuori posizione a causa di un errore in uscita di Valdifiori. E' vero, forse non si tratta di Ibrahimovic, ma anche contro Dzeko e Kalinic il difensore ex Bologna aveva dimostrato di valere.

CASTAN 6.5: grinta e temperamento da leader difensivo: ci tiene a tornare quello di una volta e si incavola come una bestia quelle poche volte che commette qualche sbavatura. Succede, ma davvero di rado. La partita è comunque positiva e il percorso per diventare il giocatore che era prima dell'operazione alla testa continua.

BARRECA 7: inizia con un grande recupero su Rispoli: ha due metri di svantaggio ma li recupera chiudendo l'avversario in scivolata. La rapidità non gli manca. Così il senso della posizione e la personalità: tante diagonali azzeccate, tante giocate a testa alta da terzino navigato, anche se è solo la sua quinta presenza in Serie A. Lo ricordiamo, la carta d'identità dice 1995: un giocatore così, va blindato al più presto.

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