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Le pagelle di Udinese-Torino 2-2: in difesa c’è qualcosa che non va

Gianluca Sartori

 UDINE, ITALY - OCTOBER 31: Marco Benassi of FC Torino celebrates after scoring his opening goal during the Serie A match between Udinese Calcio and FC Torino at Stadio Friuli on October 31, 2016 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)

BENASSI 6.5: il mediano modenese si scopre insostituibile. Maestro degli inserimenti senza palla, scatta sul filo del fuorigioco da attaccante consumato e sull'assist di Belotti scarica in rete il destro dell'1-0. Non solo il gol, però: tanti palloni gestiti con lucidità, con i quali dimentica l'incertezza di San Siro che ha dato il "la" all'azione del secondo goal di Icardi. Contribuisce alla dormita collettiva in occasione della rete di Zapata, è vero, ma ormai è una certezza di questo Torino.

VALDIFIORI 6: parte di nuovo titolare: alla terza gara in una settimana, dimostra di non essere al meglio in quanto a freschezza fisica. Sbaglia qualche pallone di troppo quando si tratta di verticalizzare, ma ha il merito di stare sempre nel vivo del gioco e di dare una mano in fase difensiva. Prende un colpo sul finire del primo tempo e Mihajlovic lo cambia a inizio ripresa (2' st LUKIC 6: Mihajlovic lo butta nella mischia a secondo tempo iniziato ed è la sua prima, vera chance al Torino. Si sistema al posto di Valdifiori, responsabilità importante. Entra bene in partita con un paio di slalom e delle buone aperture, poi perde un po' la bussola quando l'Udinese accelera e allora preferisce pensare al compitino, spostandosi in modo più cauto nella posizione di mezzala destra.  In ogni caso, sbaglia poco e quindi la sufficienza è piena. Difficilmente ci si potevano aspettare giocate decisive).

BASELLI 6.5: uno dei più positivi a Udine. Sta dimostrando di aver recepito i messaggi di Mihajlovic: con Benassi che tende a partecipare maggiormente al gioco offensivo, lui bada a dare equilibrio, lottando su tutti i palloni con spirito rinnovato e facendo vedere anche qualche buon recupero sul suo dirimpettaio, il temuto Fofana. Nella ripresa si assume a tratti il ruolo di play-maker vero e proprio: mette personalità nel proporsi e azzecca qualche buona apertura.

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