Le tre sentenze di Cagliari-Torino 2-3: la difesa resta l’anello debole

Il Torino ha colto un'importante vittoria esterna contro il Cagliari dando buoni segnali di crescita e rimontando con carattere una situazione di svantaggio. Dopo un inizio sfortunato, sono stati buoni i segnali per il tecnico granata Mihajovic che grazie anche al cambio di modulo ha ottenuto maggiori certezze. Le tre sentenze del match girano proprio intorno a questi elementi, aggiungendo la nota lieta dell'esordio di Carlao, autore di una buona prestazione alla prima apparizione in maglia granata. Oltre ai molti spunti positivi che ha regalato l'incontro di domenica pomeriggio, però non vanno dimenticate anche le pecche: i troppi gol subiti rimangono un problema da risolvere al più presto. Tra le note più liete da registrare l'esordio positivo di Carlao in maglia granata. Il brasiliano - arrivato nell'ultimo mercato invernale tra lo scetticismo generale - ha risposto sul campo con una prestazione attenta e macchiata soltanto dalla disattenzione in occasione del rigore concesso agli avversari. La sfortuna sembra dunque essere stata gettata alle spalle e la sua prima presenza in maglia granata lascia ben sperare. I primi segnali del ragazzo sono stati certamente positivi visti anche i recenti infortuni subiti e la speranza è che Mhajlovic abbia trovato in lui una pedina importante per queste ultime partite di campionato. Domenica contro il Cagliari è arrivata un'importante vittoria esterna che mancava ormai da cinque mesi. La chiave di volta che ha permesso ai granata di conquistare i tre punti risiede certamente nel cambio di modulo. La nuova sistemazione tattica, infatti ha conferito al Toro nuove energie e nuove motivazioni che, combinate ad una ritrovata imprevedibilità hanno fortemente inciso sul risultato finale. La scelta - forse tardiva - di schierare Ljajic come trequartista sin dal primo minuto di gioco ha dato i frutti sperati con il fantasista serbo parso letteralmente trasformato e autore di un gol ma anche di tante giocate preziose per la squadra. La conferma di Baselli e Acquah in mezzo al campo e l'inedita coppia di mancini Moretti-Carlao hanno poi completato un mezzo capolavoro tattico di un tecnico che ha avuto l'umiltà di tornare sui propri passi e cambiare il volto dei suoi. Il cruccio dei gol subiti però rimane: contro il Cagliari sono diventate 12 le gare consecutive in cui il Torino ha subito gol. Dato preoccupante che colloca i granata all'ultimo di questa speciale classifica dietro persino a Crotone, Empoli, Palermo e Pescara. Quelli subiti domenica poi sono stati il 51° e il 52° in Serie A quest'anno a dimostazione di una fase difensiva che ha ancora tanto lavoro da fare. Il gol del definitivo 2-3 finale è stato poi una marcatura storica per il nostro campionato con il nord coreano Han Kwang-Song autore della prima rete di un giocatore proveniente dalla Corea del Nord nel massimo campionato italiano. Se da un lato questa rete può avere un sapore "romantico", dall'altro non si può dire lo stesso per il Torino che è stato colto impreparato facendosi "bucare" in pieno recupero da un ragazzo classe 1998, rischiando così di compromettere un risultato che pareva ormai acquisito.