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”Lerda, scelto dal ds. Lo seguo da tre anni”

di Crocifisso/Della Casa 

 

La scelta di Lerda, le questioni societarie, la vicenda Bianchi. Il presidente Urbano Cairo ha affrontato questi e altri temi durante la conferenza stampa di presentazione del...

Redazione Toro News

La scelta di Lerda, le questioni societarie, la vicenda Bianchi. Il presidente Urbano Cairo ha affrontato questi e altri temi durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del Torino, Franco Lerda.

"Il numero uno granata ha confessato di seguire Lerda dal 2007. "Ci siamo conosciuti qualche anno fa al Ruffini, in occasione di una gara tra vecchie glorie granata. Giocava contro una formazione di giornalisti, era ancora bravo. In seguito ci siamo rivisti, poi nel 2007 gli abbiamo chiesto di allenare la Primavera, lui era tentato ma ha fatto una scelta sofferta e orgogliosa, quella di andare a Casale, in interregionale, voleva allenare i grandi".

"La rinuncia ha colpito Cairo: "Ho capito che è un uomo che ha ambizioni. Poi l'ho seguito sui giornali: a Pescara, alla Pro Patria, dove ha fatto benissimo perdendo solo ai play-off. Ci siamo rivisti in occasione di una cena. In quella occasione mi ha fatto la tattica con le molliche di pane e le bottiglie di vino. Ha una velocità di pensiero enorme".

"Su quanto speso finora e sul mercato: " Nel girone di andata abbiamo fatto 27 punti, al ritorno 41, spendendo la metà. Non facciamo solo discorsi da ragionieri. Se prediamo qualcuno che rientra nel progetto e prima non ha fatto quasi niente, non importa. L'importante è l'unita. Colantuono mi ha chiamato ieri e stamattina, dicendomi che ultimamente eravamo così in contatto che gli mancavo".

"Il presidente spende qualche parola anche sul ds Petrachi: "Petrachi mi ha aperto un universo facendomi capire che se uno gioca in C ma sa reggere impatto stadio da seire A come il nostro allora è un giocatore che vale. Se continueremo con i giocatori di C? A gennaio ha proposto un budget a Petrachi, ma lui ha risposto di non preoccuparmi"

Sulla cessione della società: "Ho preso un impegno cinque anni fa, quando la gente mi adorava. I sondaggi dicono che sono ancora amato, non posso lasciare il Toro in mezzo ad una strada. La B costa tanto, Foschi al riguardo però ha esagerato.C'è la crisi, è immorale perdere fondi nel calcio. Non ho trovato nessun acquirente che abbia le caratteritiche che cerco: più ricco, più bravo e più tifoso di me. Preferirei non parlare ora delle offerete societarie. Volterei pagina, non è successo nulla. Ora voglio far bene e stop, l'obiettivo è la promozione".