Tre giorni di stop, poi da mercoledì il Toro riprenderà a lavorare in vista della trasferta del 24 febbraio a Bologna, anticipo del 30° turno. In queste ore si fa un gran parlare della possibilità che Renato Zaccarelli possa tornare in panchina, sostituendo il contestatissimo Mandolini, sarebbe un curioso scherzo del destino che il baffo tornasse a vestire i panni dell’allenatore proprio contro la squadra che otto mesi fa pilotò ad una splendida quanto inutile promozione.
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L’importanza di riavere Muzzi
Tre giorni di stop, poi da mercoled
"Di sicuro, la squadra granata che scenderà in campo al Dall’Ara avrà l’imbarazzo della scelta in attacco. Roberto Muzzi ormai ha dimenticato lo stiramento (e la successiva ricaduta), è guarito e scalpita per rientrare per non correre rischi lo staff medico granata ha deciso di non dare il via libera per la gara contro il Catanzaro, ma a Bologna l’ex laziale andrà sicuramente in panchina. La logica vuole che il suo rientro avvenga in modo graduale e poi De Biasi deve cercare di lavorare per affinare l’intesa tra Stellone e Abbruscato. L’ultima gara ha detto che i due si cercano e si trovano ancora poco, ma le condizioni fisiche del primo paiono in netto miglioramento, come hanno testimoniato il movimento a tutto campo e i rientri fin sulla trequarti fatti da Stellone. Purtroppo l’ex genoano ancora una volta non è riuscito a trovare la via del gol e il suo digiuno si è ormai allungato a tre mesi.
Alla terza gara nel Toro, invece, è arrivato il primo centro di Abbruscato. Per l’Elvis dell’attacco granata era importante riuscire a rompere il ghiaccio, ora la strada si annuncia in discesa e la sosta gli consentirà di conoscere meglio i nuovi compagni e affinare l’intesa. Con Vryzas che ormai sembra destinato a restare ancorato in panchina come gli succedeva a Firenze, De Biasi ora avrà la possibilità di scegliere fra tre attaccanti come nessun’altra squadra ha in serie B. Abbruscato può giocare sia in coppia che al posto di Stellone, discorso che vale anche per Muzzi, il più generoso del trio, l'uomo che finora ha segnato tutti gol pesanti, che sono valsi sempre vittorie o pareggi preziosi.
Al tecnico il compito di scegliere sempre l’opzione migliore, a seconda del momento di forma e delle caratteristiche dell’avversario. L’importante è che in questo gioco delle coppie, l’attacco granata riesca a calare la carta vincente: a tredici partite dalla fine, i margini di errore sono minimi, se l’obiettivo è quello di centrare uno dei primi due posti.
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