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Mazzarri pre Roma-Torino: “Voglio un Toro da calcio totale. Niang prova la mascherina”

Gianluca Sartori

E' vero che è stato vicino alla Roma?

"Penso solo al futuro. Il passato non conta. Se dovessi pensare a tutte le chiacchiere che ci sono state, non finirei più. Ora mi interessa solo cosa fa il Toro con la Roma, a Roma".

Malagò ha preannunciato la fine del mercato estivo prima dell'inizio del campionato. Può essere una buona cosa?

"Buonissima. Per me come per ogni allenatore il mercato più è corto e meglio è!".

Lei giocò con Di Francesco, al tempo dell'Empoli, una trentina di anni fa. Cosa ricorda di quel periodo?

"Era un ragazzino, era arrivato dal settore giovanile dell'Empoli. Io avevo sette-otto anni di più. Io gli facevo da fratello maggiore, ho conosciuto i genitori. Ha esordito in Serie A proprio sostituendomi in una partita. Poi ha fatto una grande carriera da allenatore e da giocatore. Mi fa piacere essergli stato vicino, avergli dato dei consigli. C'era un bel rapporto, poi ci siamo persi, ognuno ha fatto la sua strada, ma a quel tempo c'era un bel rapporto".

Riconosce gli stessi principi di gioco, nel Sassuolo che allenò contro l'Inter, rispetto alla Roma di oggi?

"Di Francesco è un allenatore che ha fatto tanta strada. Si è evoluto. C'è stato un momento in cui cambiò modulo anche lui. I risultati, in proporzione alle forze, si sono visti anche al Sassuolo. Credo che tutti conosciamo il calcio che fa di Francesco. Poi chiaro che ci sono momenti diversi, situazioni diverse. I precedenti tra me e lui li lascio a voi giornalisti. Un allenatore guarda di più il momento attuale".

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