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Mazzarri pre Torino-Roma: “Davanti siamo in troppi. E Zaza faccia i test atletici”

Gianluca Sartori

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"Il tecnico poi è pungolato nel dare un parere sul mercato nonostante la sua premessa.

""Noi siamo qui per presentare la partita di domani con la Roma. Un allenatore serio come penso di essere deve pensare a tirare fuori tutto il meglio dai giocatori a disposizione. Credo in quello che faccio quindi cerco di parlare solo della partita. Se poi costretto dalle vostre domande devo parlare di mercato, dico: Zaza ad esempio non l'ho ancora visto. So già le domande che mi farete, sulla loro possibilità di integrarsi nel mio modulo eccetera. Voi avete capito che abbiamo lavorato un mese e mezzo, ora si devono inserire dei giocatori nuovi. Fossero arrivati ad inizio ritiro sarei molto più preciso nel parlare di loro. Quando parlerò di loro, lo voglio fare con cognizione di causa, avendoli allenati e avendoci parlato".

"Ma Mazzarri è soddisfatto del mercato?

""Credo nel lavoro e nell'organizzazione. Ho dato indicazioni alla società sul numero dei giocatori che è giusto avere a disposizione se facciamo solo due competizioni. In carriera quando ho avuto una rosa ben assortita numericamente sono riuscito a fare rendere i giocatori al 110%. Per un allenatore è fondamentale. La rosa è amplissima, c'è ancora il mercato aperto in alcune nazioni. Siamo tanti. Anche l'anno scorso si parlava di grande qualità. Se i ragazzi saranno tutti coinvolti e accetteranno le scelte si potrà fare bene. Punto. Sbilanciarmi su altri discorsi in questo momento non mi piace".

Giocatori che sono arrivati ieri possono essere subito messi in campo?

"Ho detto a Pondrelli (il preparatore atletico, ndr) che Zaza deve fare i test atletici per capire in che condizioni è arrivato. Sicuramente ho quasi 30 giocatori in rosa, per sceglierne 11 devo conoscerli al meglio, e sapere tutto su di loro, per essere onesto con società e tifosi nelle scelte al fine di selezionare coloro che più danno garanzie".

"Dà la sensazione di pensare che il mercato sia aperto più oggi di quanto non lo fosse ieri...

""Ho detto alla società che secondo me la rosa deve essere numericamente composta in un certo modo. A me non interessa se siamo 30 o 25, ma che i giocatori - e voi giornalisti compresi - sappiano che se ne devono scegliere undici più tre che entrano. E' questo il discorso da fare capire. Se i giocatori accetteranno le mie scelte che saranno fatte una volta che avrò preso visione di tutta la squadra, bene. Chi non sarà contento verrà a chiedere altre soluzioni, ma a quel punto non riguarda più me ma la società. Se mi accorgo che chi è scontento è deleterio, meglio che o vadano via o vadano in tribuna. Un'altra considerazione. Se avete visto i Mondiali, credo che Germania, Spagna e Argentina dal punto di vista tecnico non avessero rivali. Ma il calcio è fatto di spirito di squadra e unità di intenti. Per dare soddisfazioni ai tifosi dobbiamo essere coesi".

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