Dalla Sala Stampa dello Stadio Olimpico Grande Torino, la presentazione di Luca Rossettini: il difensore classe 1985 è arrivato ad agosto dal Bologna, firmando col Torino un contratto fino al 2018 con opzione per il terzo anno. Ha già esordito con la maglia del Torino, alla prima giornata in casa del Milan, finendo poi in panchina in quella successiva contro il Bologna. Ecco le sue prime parole a stampa e tifosi da giocatore del Torino.
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Torino, si presenta Rossettini: “Mi porto dietro grande entusiasmo”
Diretta TN / Le prime dichiarazioni alla stampa del difensore ex Bologna
Lo introduce il DS Petrachi: "E' un giocatore che abbiamo scelto di prendere già a mercato in corso: le rinunce a Glik e Maksimovic ci hanno costretti a intervenire sul reparto difensivo. Rossettini lo volevamo prendere già qualche anno fa, quando andò al Cagliari, ma non si trovò l'accordo. Certamente è un giocatore che conosco molto bene, duttile, conosce bene la linea difensiva a quattro, è intelligente. Insieme a Mihajlovic abbiamo scelto il suo profilo perchè essendo italiano ed esperto poteva subito darci rendimento subito, senza bisogno di adattamento. Poi certo, deve trovare ancora la miglior condizione, ma sono convinto che ci tornerà molto utile".
Parla poi Rossettini: "Per me il Toro è un onore che voglio giocarmi al massimo delle mie possibilità e dell'entusiasmo".
Mihajlovic ha detto che il Torino ha una rosa superiore a quella del Bologna. C'è anche da parte tua la percezione di aver fatto il salto di qualità?
"Sinceramente non mi guardo indietro, le valutazioni tecniche non spetta a me farle. A me spetta lavorare e dare tutto per sfruttare questa opportunità, mi porto dietro tanta voglia di fare bene. Ho tanta voglia anche di migliorarmi: sebbene non sia più un ragazzino, ho sempre la voglia di progredire come giocatore.
Come procede l'inserimento nella squadra?
Vedo una squadra forte, motivata e disponibile, con molta qualità. Tutti gli ingredienti per fare bene ci sono, ora sta a noi amalgare gli ingredienti e produrre risultati.
Te la cavi con l'inglese, visto che il portiere è Hart?
Sì, me la cavo decentemente, poi c'è De Silvestri che mi aiuta... Sono molto fiducioso da questo punto di vista".
Che difesa vuole Mihajlovic?
Abbiamo appena iniziato a lavorare, vuole una linea a quattro mobile e compatta, e soprattutto aggressiva, con i marcatori che devono seguire gli attaccanti fino nella metacampo avversaria. Sulle palle inattive poi lo schieramento è a zona. Per me questa è un po' una novità, ma voglio mettermi a disposizione del mister e dei compagni dando tutto quello che ho.
Dover sostituire Glik e Maskimovic ti mette un po' di pressione?
So che l'anno scorso c'erano grandi giocatori, ma io penso a me stesso e a dare tutto che quello che ho con grande disponibilità.
A che punto è l'intesa di reparto?
Penso che dobbiamo lavorare molto ma al contempo nelle due settimane passate abbiamo lavorato molto e fatto grandi progressi. Non mi va di dare percentuali, ma stiamo lavorando bene, questo è certo.
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