"Un Livorno in gravi difficoltà, di classifica e d’organico, potrà comunque contare sull’apporto del suo uomo di maggior classe: Francesco Tavano.L’attaccante rappresenta senz’altro l’uomo più pericoloso della truppa guidata da Orsi, e le sue doti sono note: rapidità notevole, capacità di giocare tra le linee, palleggio e buon tiro. Il repertorio completo della seconda punta.Certo, a fronte di tanto talento, il rendimento stagionale sembra stonare; in realtà, Tavano ha realizzato comunque 10 reti, che non sono poche se messe a segno con la squadra ultima in classifica, e che per inciso rappresentebbero una manna dal cielo per l’asfittico Torino.
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Livorno a pezzi, ma c’è Tavano
Un Livorno in gravi difficoltà, di classifica e d’organico, potrà comunque contare sull’apporto del suo uomo di maggior classe: Francesco Tavano.
L’attaccante rappresenta senz’altro...
"Tavano è un campano doc, nasce a Caserta e cresce nel Nola, ma è in Toscana che si sviluppa la sua carriera: notato, giovanissimo, dalla Fiorentina, viene in seguito girato dai viola al Pisa, e da questi alla Rondinella, dove alla seconda stagione realizza 16 reti e viene ingaggiato dall’Empoli. Con gli azzurri faticherà un po’ nelle prime tre stagioni, dove le sue caratteristiche risultano sì chiare, ma non si palesano a dovere; ma nel 2004-’05, in B, Tavano realizza 19 reti, e lo stesso numero di gol fa anche l’anno dopo in A, tanto da meritarsi l’attenzione del ct della Nazionale e quella dei maggiori club italiani ed esteri. E proprio uno di questi ultimi se ne assicura le prestazioni: il Valencia, dove però l’attaccante non si ambienta e non rende, tanto da passare alla Roma già a Gennaio. I giallorossi però non lo riscattano, così la punta torna in Toscana, stavolta a Livorno, dove dovrebbe formare una coppia ottimamente assortita con l’altro neoacquisto di Spinelli, Diego Tristan.
"Così non sarà: Tristan sarà estremamente deludente, e nell’ambito di un gruppo che è fanalino di coda, nemmeno Tavano può sfavillare. Ciononostante, come si diceva, va comunque in doppia cifra, così da non poter far parlare, per lui, di una stagione interamente fallimentare. Dopo un inizio davvero difficile, l’attaccante casertano si sblocca con i due gol rifilati al Parma e alcune volte mette ancora in mostra il suo notevole talento, fatto di scatto e rapida conclusione. Le stesse doti che furono fatali a Camolese. No, non sulla panchina del Livorno; lì, a costare il posto al tecnico è stato il rendimento complessivo della squadra, che nemmeno lui è riuscito a portare in salvo. Tavano gli fu fatale quando Camolese allenava il Torino, e proprio una doppietta dell’allora punta dell’Empoli, messa a segno allo Stadio delle Alpi, fu la motivazione addotta da Cimminelli per sollevare dall’incarico l’allenatore.
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