"Arrivato a Torino per trovare più serenità ed esprimere tutte le sue qualità, quest’anno Adem Ljajic ha centrato il suo obiettivo solo atratti. Quando si accende, fosse anche per pochi minuti a partita, fa ladifferenza e sforna occasioni, assist o reti d’autore determinanti. Quando è spento, per la responsabilità che Miha gli ha messo in mano, diventa addirittura un freno e fonte di malumore, anche per l’atteggiamento con cui non brilla. La definizione "Croce e delizia" è forse troppo mainstream, ma efficace.
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Torino, Ljajic: Empoli come segnale da cui ripartire
Focus On / Un assist e un rigore procurato annullati da un risultato negativo

LA RETTA VIA - La partita di domenica del Castellani non è stata certo una di quelle che rimane impressa nella memoria dei tifosi granata, ma di certo il serbo non è il primo responsabile, anzi forse è uno di quelli che si salva. Il compito di creare e inventare lo ha portato a termine, raggiungendo pienamente la sufficienza: qualche spunto interessante, l’assist per Belotti su punizione e un rigore procurato con una serpentina nello stretto d’autore. Considerato che il periodo da cui arriva non è dei più brillanti, è un bottino positivo. Il risultato finale non ha fatto sì che il suo atteggiamento fosse premiato, ma il segnale è incoraggiante. Se il risultato fosse stato diverso, adesso si parlerebbe dell'ex Roma in modo diverso. Il ragazzo di Novi Pazar ha ancora molto da dimostrare e, nonostante la stagione ha difficilmente ancora qualcosa da dire, la fiducia dell’ambiente è ancora tutta da conquistare. Le sue qualità devono fare la differenza.

"PESCARA COME TRAMPOLINO - Come già detto, gli obiettivi non sono più molto stimolanti, ma la gara del Grande Torino di domenica può segnare un crocevia importante. Davanti a sé, l’attacco granata troverà una difesa più penetrabile rispetto a quella dell’Empoli (come ha dimostrato la goleada laziale all’Adriatico). Un’occasione ghiotta per Ljajic e i suoi compagni di reparto, i quali hanno la possibilità di riscattarsi dalla mancata vittoria in Toscana e riuscire ad ottenere la prima vittoria del 2017. All’andata un Torino rimaneggiato (assenti lo stesso Ljajic e Belotti) ha dovuto accontentarsi dello 0-0 anche a causa dell’espulsione di Aquah al 45’. Il classe ’91 ha quindi la possibilità di dare positivo segno di continuità e un po’ di serenità a tutto l’ambiente. C'è bisogno della sua classe e della sua capacità di inventare; se riuscisse ad essere più presente e quindi determinante il Toro potrebbe vantare un'arma offensiva che pochi nel campionato italiano hanno.
"Benedetto Bonfatti
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