"Turnover: da anni ormai abbiamo imparato tutti che è “una necessità per il calcio moderno”. E’ una realtà che a volte viene realmente applicata, in altre occasioni solamente reclamizzata a dispetto dei fatti (un allenatore che alla fine manda in campo sempre i soliti 11). C’è il turnover “vero”, quello voluto, dettato da valutazioni su condizioni ed avversari, quello “forzato”, dovuto agli infortuni, e quello “disperato”, cui si viene portati dall’indecisione e dalle difficoltà (proprie); il Torino l’anno scorso ha vissuto un mix degli ultimi due, con le 30 diverse formazioni in 30 partite che rappresentano forse un record.
toro
L’ora del turnover
Turnover: da anni ormai abbiamo imparato tutti che è “una necessità per il calcio moderno”. E’ una realtà che a volte viene realmente applicata, in altre occasioni solamente reclamizzata a...
"In ogni caso non tutti i tecnici sanno attuare e gestire il turnover “vero”. De Biasi lo ha annunciato per la gara di domenica contro la Lazio; 4 gare in 10 giorni sono troppe. Ovviamente, “turnover” si traduce infine in due, tre cambi rispetto alla formazione titolare, non certo in uno stravolgimento totale; ed il Mister cambierà forse qualche uomo, ma non l’impostazione tattica della squadra, la base del 4-3-3 su cui si basa questo Torino. Vediamo quali elementi saranno toccati da questi avvicendamenti, domani.
"Il primo cambio rientra tra quelli forzati: l’assenza di Diana lancia la prima da titolare in granata per Riccardo Colombo, e forse per Aimo questo turno di riposo può avere un risvolto positivo, stanti gli acciacchi con cui era sceso in campo a Verona. Improbabile lo spostamento a destra di uno tra Pisano e Rubin. A proposito, quest’ultimo probabilmente siederà in panchina, con la conferma dell’ex-rosanero dal primo minuto: uno scambio tra i due sarà possibile nella gara di Coppa Italia, mercoledì contro il Livorno.
"Ma è dalla mediana in su che ci saranno le maggiori novità. Incerto del posto Corini, si fa strada la conferma di Dzemaili al suo posto, ma alcune voci li danno entrambi in campo a svantaggio di Zanetti; ancora, c’é chi “lancia” in mezzo al campo Ogbonna dal primo minuto con un turno di riposo per Säumel. Ma è improbabile che De Biasi rivoluzioni totalmente il settore nevralgico del suo schieramento: due cambi saranno più che sufficienti, e l’austriaco è il meno indiziato a siedere in panchina. Dzemaili-Corini-Säumel dunque il trio più accreditato, con Zanetti in pole se Genio non fosse ritenuto pronto.
"E l’altro terzetto, quello offensivo? Novità pressoché certe, qui. Dell’AmBiRò protagonista agli esordi, l’unico superstite contro la Lazio sarà Bianchi. Il polpaccio tiene ancora ai box Rosina, e Amoruso potrebbe rifiatare per quello che sarebbe il più classico tra i vari tipi di turnover: il riposo per un 34enne che non ha ancora mollato un attimo dall’inizio della stagione. In campo, sicuramente Abbruscato; e poi, dovrebbe essere Abate a fare le veci di Rosinaldo, viste le stupefacenti condizioni di forma mostrate mercoledì sera.
"Tutto sommato, i cambi rispetto all’undici uscito dal tunnel dell’Olimpico contro il Lecce dovrebbero essere cinque: turnover autentico (per quanto due di questi siano forzati). L’impegno di domani è difficile, difficilissimo; ma il campionato è lungo, e usare avvicendamenti significa ragionare a lungo termine, e non arrivare a Marzo con giocatori-chiave già spremuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA