di Alessandro Salvatico
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Lotito: ‘Con l’umiltà arriveremo lontano’
di Alessandro Salvatico
Il presidente laziale Claudio Lotito, al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso, pur gongolando palesemente com'è...
Il presidente laziale Claudio Lotito, al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso, pur gongolando palesemente com'è naturale che sia. Lotito, la Lazio è prima in classifica. Dove può arrivare?Io guardo non tanto a questo quanto all'umiltà, allo spirito di sacrificio, all'umiltà che voglio sempre dai miei. Se manterremo questi valori, se non li dimenticheremo mai, potremo arrivare lontano.Zarate continua a stupire.Lui ha questi valori, lo abbiamo preso per questo. E' veloce, sa usare il destro e il sinistro, era quello che ci voleva per il gioco di questa squadra. Quando espressi paragoni altisonanti per lui, mi sono preso del visionario, dell'esagerato; ora li fanno anche gli altri. La cosa più importante è che ha 21 anni e ancora dei margini di miglioramento. Comunque preferisco non parlare dei singoli, perchè in questo gruppo il collettivo supporta i singoli, e i singoli supportano il collettivo. E' così che possiamo arrivare lontano.Giorni addietro ha rilasciato dichiarazioni di senso opposto su Bianchi.Ecco, qui voglio chiarire quanto è stato riportato, erroneamente. A margine di un'assemblea di Lega, mi hanno chiesto di lui. Io ho detto che nonostante Bianchi sia un grande giocatore, non funzionerebbe in questa Lazio perché troppo simile a Rocchi per caratteristiche; e ci voleva, appunto, un giocatore diverso, come Zarate.Vuole chiarire anche relativamente al “contratto orale” che avrebbe “stipulato” con Delio Rossi?Con Rossi non c'è nessun problema, e vi dico che molta gente prima di parlare dovrebbe informarsi: il contratto orale esiste, è previsto dal Codice Civile. E' una forma, diciamo, che prevede una mia disponibilità. Rossi ha dato l'assetto di squadra e la vivacità che caratterizzano questa Lazio. Il contratto orale è una manifestazione di volontà. Ci sono tante persone nella Lazio che lavorano con questa formula, e poi tutti col tempo diverranno regolari.Lotito regala alcuni estratti del suo calcio-pensiero, prima di salutare i giornalisti: “La squadra l'ho costruita attorno all'allenatore, e dallo spogliatoio è stato eliminato chi poteva creare discrasie tra gli elementi”. Sulla partita: “Il calcio è un gioco, ed è fatto per il 50% dall'imponderabile (pali, traverse etc), per il 25% dalla forza e dal valore della squadra, e per il restante 25% dalla coesione del gruppo. Noi stiamo andano bene perchè quest'ultimo 25% ce l'abbiamo”.Poco dopo, un gustoso siparietto tra i due presidenti, che si incrociano nella mix-zone. Lotito invita Cairo ad accettare la sconfitta, e i due manifestano univocità d'intenti quando affermano di non voler commentare le decisioni arbitrali; ma quando il numero uno laziale aggiunge “tanto se ha sbagliato l'ha fatto dopo il 2 a 0”, il suo omologo granata si sente in dovere di precisare che il presunto rigore negato al Torino risale alla situazione di 0 a 0. Lotito insiste: “Dire che il Torino ha perso a causa di terze persone mi pare avventato”, Cairo sostanzialmente concorda ma ricorda che gli episodi possono comunque essere decisivi, specie se possono permettere di andare al riposo su un risultato diverso: "Due gol con i primi due tiri"; risposta: "Si chiamano prodezze balistiche...devi dire ai tuoi di fare corsi di mira, gli attaccanti devono segnare". Il dialogo è disteso e divertito, specie nella conclusione, quando ai saluti reciproci il patron granata aggiunge uno scherzoso invito a “dimagrire” al collega romano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il presidente laziale Claudio Lotito, al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso, pur gongolando palesemente com'è...
Il presidente laziale Claudio Lotito, al termine della vittoria dei suoi, si sforza di mantenere un profilo basso, pur gongolando palesemente com'è naturale che sia. Lotito, la Lazio è prima in classifica. Dove può arrivare?Io guardo non tanto a questo quanto all'umiltà, allo spirito di sacrificio, all'umiltà che voglio sempre dai miei. Se manterremo questi valori, se non li dimenticheremo mai, potremo arrivare lontano.Zarate continua a stupire.Lui ha questi valori, lo abbiamo preso per questo. E' veloce, sa usare il destro e il sinistro, era quello che ci voleva per il gioco di questa squadra. Quando espressi paragoni altisonanti per lui, mi sono preso del visionario, dell'esagerato; ora li fanno anche gli altri. La cosa più importante è che ha 21 anni e ancora dei margini di miglioramento. Comunque preferisco non parlare dei singoli, perchè in questo gruppo il collettivo supporta i singoli, e i singoli supportano il collettivo. E' così che possiamo arrivare lontano.Giorni addietro ha rilasciato dichiarazioni di senso opposto su Bianchi.Ecco, qui voglio chiarire quanto è stato riportato, erroneamente. A margine di un'assemblea di Lega, mi hanno chiesto di lui. Io ho detto che nonostante Bianchi sia un grande giocatore, non funzionerebbe in questa Lazio perché troppo simile a Rocchi per caratteristiche; e ci voleva, appunto, un giocatore diverso, come Zarate.Vuole chiarire anche relativamente al “contratto orale” che avrebbe “stipulato” con Delio Rossi?Con Rossi non c'è nessun problema, e vi dico che molta gente prima di parlare dovrebbe informarsi: il contratto orale esiste, è previsto dal Codice Civile. E' una forma, diciamo, che prevede una mia disponibilità. Rossi ha dato l'assetto di squadra e la vivacità che caratterizzano questa Lazio. Il contratto orale è una manifestazione di volontà. Ci sono tante persone nella Lazio che lavorano con questa formula, e poi tutti col tempo diverranno regolari.Lotito regala alcuni estratti del suo calcio-pensiero, prima di salutare i giornalisti: “La squadra l'ho costruita attorno all'allenatore, e dallo spogliatoio è stato eliminato chi poteva creare discrasie tra gli elementi”. Sulla partita: “Il calcio è un gioco, ed è fatto per il 50% dall'imponderabile (pali, traverse etc), per il 25% dalla forza e dal valore della squadra, e per il restante 25% dalla coesione del gruppo. Noi stiamo andano bene perchè quest'ultimo 25% ce l'abbiamo”.Poco dopo, un gustoso siparietto tra i due presidenti, che si incrociano nella mix-zone. Lotito invita Cairo ad accettare la sconfitta, e i due manifestano univocità d'intenti quando affermano di non voler commentare le decisioni arbitrali; ma quando il numero uno laziale aggiunge “tanto se ha sbagliato l'ha fatto dopo il 2 a 0”, il suo omologo granata si sente in dovere di precisare che il presunto rigore negato al Torino risale alla situazione di 0 a 0. Lotito insiste: “Dire che il Torino ha perso a causa di terze persone mi pare avventato”, Cairo sostanzialmente concorda ma ricorda che gli episodi possono comunque essere decisivi, specie se possono permettere di andare al riposo su un risultato diverso: "Due gol con i primi due tiri"; risposta: "Si chiamano prodezze balistiche...devi dire ai tuoi di fare corsi di mira, gli attaccanti devono segnare". Il dialogo è disteso e divertito, specie nella conclusione, quando ai saluti reciproci il patron granata aggiunge uno scherzoso invito a “dimagrire” al collega romano.
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