"Il suo arrivo è stato quello meno strombazzato in anteprima, quando è spuntato era fatta, ufficializzazione immediata e il suo arrivo previsto a Torino in poche ore.
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L’ultimo arrivato: Matteo Melara
Il suo arrivo è stato quello meno strombazzato in anteprima, quando è spuntato era fatta, ufficializzazione immediata e il suo arrivo previsto a Torino in poche ore.
Il Livorno in questo...
"Il Livorno in questo momento è la novità in alto della classifica di A, per cui ogni suo giocatore è sicuramente abile a giocare ad alti livelli, figuriamoci se si tratta di scendere di categoria. Sia chiaro Melara in questo miracolo targato Donadoni, non ha del tutto trovato la sua dimensione, contando appena sei comparse da titolare, pur segnando un gol. Si rimetterà in gioco con la concorrenza nemmeno troppo facile di Doudou e del veterano quanto insostituibile Brevi, ma essendo un giovane (leva calcistica 1979), si può dire che è stato acquisito soprattutto in proiezione futura, di quella cosa innominabile che al momento non si pronuncia.
"Salvatori gli ha prospettato un progetto a lungo termine e il difensore di buona stazza, 1,87 per 77 kg, con una certa propensione al gol, non poteva lasciarsi scappare questa ghiotta occasione.
"Nato a Mirandola (Mo) è cresciuto nelle giovanili del Bologna, in seguito è passato anch’egli come molti altri colleghi nell’Alessandria, per finire alla Cremonese.
"Il Livorno è stata la sua prima grande opportunità e vi è rimasto ben quattro stagioni e mezzo, avendo esordito in A il 22 settembre del 2004 in un Reggina-Livorno, finita 2-1. Quasi un caso: granata contro amaranto, un colore che sembra predestinato nella sua carriera.
"Nella passata stagione ha potuto contare 24 presenze in A, mentre in totale ha collezionato 101 partite giocate con la maglia amaranto, segnando cinque gol.
"Una delle sue principali caratteristiche è quella del lancio lungo e la sua falcata gli permette di essere presente in difesa, ma risalire in fretta in zona offensiva per dare una mano ai centravanti, buono il colpo di testa.
"Di lui a Livorno si dice sia arcigno, ma corretto, a volte addirittura troppo educato. E’ stato uno dei difensori amaranto più prolifici degli ultimi anni e suo è stato il gol di Piacenza che permise al Livorno di venire in serie A due anni fa.
"A voler essere scaramantici Cairo si sta portando a casa parecchi giocatori che sono stati protagonisti, con una zampata finale, della promozione nella massima serie della propria squadra.
"Nella partita di Cagliari del novembre 2005 Matteo è stato abilissimo in due tempi: ha segnato un gol importante per il pareggio finale (1-1), ma poco prima aveva salvato la sua porta da un tiro insidioso di Suazo. Questa forse è l’immagine migliore del suo repertorio di giocatore preparato su tutti i fronti.
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