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Maksimovic, dalla Serbia al Torino con rinnovato entusiasmo
Verso Torino-Sassuolo / Il nuovo corso serbo sembra voler puntare sul giovane difensore granata che torna a Torino con una carica in più
"Nikola Maksimovic ha solo 23 anni ma a vederlo giocare sembra un veterano. Merito delle sue origini serbe, un paese nel quale crescere in fretta è quasi un obbligo vista la situazione di crisi che sta passando lo stato dallo scioglimento della Jugoslavia in poi. Quando Nikola nacque a Bajina Bata nel 1991, la Serbia si chiamava ancora Jugoslavia ed era ancora unita agli attuali stati indipendenti di Slovenia, Croazia, Macedonia, Bosnia e Montenegro. Fin da piccolo ha quindi dovuto condividere la passione per il calcio con le atrocità della guerra.
"LA NUOVA SERBIA - Martedì è stato un giorno importante per Nikola, il giovane difensore granata è stato infatti schierato dal primo minuto nell'amichevole vinta dalla sua Serbia contro la Grecia. L'ex squadra di Dick Advocaat esonerato dopo la sconfitta rimediata in casa contro la Danimarca riparte da Maksimovic e questo non può che essere un ottimo segnale per il giocatore. Schierato come centrale in una difesa a quattro al fianco di Ivanovic, il giovane difensore granata non può che beneficiare dei consigli e dell'esperienza del fortissimo difensore del Chelsea. Nikola non giocava con la propria nazionale maggiore dal 2012 quando militava ancora nella Stella Rossa. Una grande iniezione di fiducia per lui.
"PROTAGONISTA GRANATA - Maksimovic in campo non teme lo scontro fisico pur essendo piuttosto veloce se rapportato alla sua notevole altezza (193cm), gioca quasi sempre a testa alta, difficilmente calcia via un pallone per spazzare la zona ma tende quasi sempre a giocare palla a terra o addirittura cercare l'azione personale grazie alle sue buone qualità tecniche e a un pizzico di incoscienza dovuta all'età ancora giovane. Ventura sembra puntare molto su di lui, dopo averlo tenuto a lungo in panchina nella prima parte della scorsa stagione quando ha iniziato ad assaggiare il campo non è più uscito complici anche i vari infortuni occorsi allo sfortunato Cesare Bovo. Ottimo difensore centrale di prospettiva, in patria viene designato come l'erede del nerazzurro Vidic, l'allenatore granata l'ha spesso fatto giocare sull'esterno con buoni risultati. Proprio questa sua grande duttilità ha permesso a Nikola di essere un protagonista anche in questa stagione dove ha già collezionato nove gettoni di presenza su undici partite tra campionato e quattro in Europa League contro Spalato, Club Brugge, Copenaghen e Helsinki.
"Ottimo fisico, statura elevata, buone qualità tecniche e grande determinazione, il giovane Nikola ha tutto per diventare potenzialmente uno dei difensori più forti della Serie A, deve cercare di limitare le sue disattenzioni dovute ad alcune leggerezze difensive o alla voglia di strafare cercando la giocata difficile per uscire dalla difesa palla al piede. Se riesce a migliorare anche da questo punto di vista allora davvero potrebbe diventare l'erede dell'interista Nemanja Vidic e fare felice il Torino che su di lui ha investito parecchi soldi.
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