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Manca qualcosa, manca qualcuno

di Alessandro Salvatico

 

Fogli in bianco consegnati dai giocatori all’allenatore dopo che questi aveva proposto loro di fare la formazione? Più o...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Fogli in bianco consegnati dai giocatori all’allenatore dopo che questi aveva proposto loro di fare la formazione? Più o meno. Le nostre informazioni, invece, raccontano cose leggermente diverse, e la voce precedente non trova conferme, anzi parziali smentite. C’è chi ha raccolto quello spiffero, chi invece ha ricevuto sussurri diversi; ma il punto focale non è accertare quale versione sia quella autentica.Ciò che è innegabile è che le porte dello spogliatoio granata, evidentemente, non sono ben chiuse; a differenza di quelle di qualsiasi altra società di Serie A.

"Gli spifferi fanno male, e in questi giorni risultano particolarmente gelati. Non solo perché siamo in Dicembre, ma perché ci troviamo a bassa quota anche in classifica, con una squadra incapace di mettere in fila due buoni risultati, e sull’orlo del baratro (la zona retrocessione). Il Toro dovrebbe poter lavorare, con la massima concentrazione. Ma dallo spogliatoio filtra ciò che non deve filtrare, ciò che fa male al Toro. Com’è possibile che succeda questo, cosa che non accade altrove?

"Quel che preoccupa, ancora prima di capire il perché di tutto ciò, è il silenzio seguito a tali fuoriuscite. Le voci rimbalzate sui media riguardo la presunta “fronda” anti-De Biasi sono voci assolutamente senza conferme; siamo a conoscenza di elementi che in molti punti le contraddicono, ma non è detto che sia autentica una versione piuttosto che l'altra. Quel che sconcerta è che, in mezzo a tante voci non confermate e comunque contrastanti tra loro, ecco non si ode, da parte del soggetto colpito (la società), alcuna smentita in merito.

"Più fronti, appunto. Troppi. Per quanto Cairo sia dirigente attivo e capace di caricarsi moli di lavoro esorbitanti, ecco che, tanto per una questione di tempo quanto di esperienze e competenze, non può non lasciare scoperti alcuni angoli della complessa vita societaria di un club di calcio di Serie A. Un anno fa, fintanto che il rapporto con la proprietà non si è logorato fino a venir meno, Stefano Antonelli (coadiuvato da Lupo e Angeloni) riuscì a mantenere nell’ambito societario quanto avveniva all’interno.

"Missione non riuscita un anno prima, quando diversi episodi di spogliatoio trapelarono all’esterno, minando profondamente un ambiente che venne poi semirivoluzionato in sede di mercato estivo. Oggi, accadono episodi non accettabili. Se la società è in grado di risalire alle fonti che portano all’esterno quel che dovrebbe restare nel segreto dello spogliatoio, deve farlo subito e prendere i dovuti provvedimenti; ma prima ancora dovrebbe premurarsi di dare smentita alla ridda di voci impazzite sui media. Ma se non è in grado di farlo, ne prenda atto.

"Prendere atto di avere bisogno di un aiuto, di avere bisogno di dotarsi di ciò di cui ogni società professionistica dispone: una figura dirigenziale abile ed esperta, che possa dedicarsi ad ogni questione interna, lasciando che il ds si concentri sul mercato e che il presidente svolga i suoi già numerosi compiti di “numero uno”. Da tempo facciamo notare questo “buco”, che necessita di una toppa al più presto; perché le squadre vincenti non nascono direttamente sul terreno di gioco, ma si costruiscono giorno per giorno, in quello che è l’ambiente di lavoro per i giocatori e per tutti i tesserati del Torino.