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Mantova: Di Carlo non vede un Toro in crisi

di Andrea Rosselli

 

Il Mantova che il Toro si troverà di fronte sabato pomeriggio al Delle Alpi sarà sostanzialmente lo stesso dell’incontro d’andata, disputato il 26 ottobre e vinto...

Redazione Toro News

di Andrea Rosselli

Il Mantova che il Toro si troverà di fronte sabato pomeriggio al Delle Alpi sarà sostanzialmente lo stesso dell’incontro d’andata, disputato il 26 ottobre e vinto dai virgiliani per 1-0 grazie ad un gol di Tarana. Il presidente Lori è intervenuto sul mercato di gennaio, ma solo con piccoli ritocchi, tesi sostanzialmente ad allungare una panchina piuttosto corta, sicuramente di buona qualità ma inadeguata dal punto di vista numerico, specie rispetto agli inattesi obiettivi per i quali la squadra si è subito trovata a lottare. Sono arrivati tre giocatori, uno per reparto: dal Catanzaro è giunto il giovane difensore Di Cesare, dal Cittadella l’esterno Sestu, che è andato ad integrare un reparto composto da soli 3 giocatori (Sommese, Caridi e Tarana), e dall’Empoli la punta Gasparetto. Questi ultimi due hanno conquistato maggior spazio nelle ultime partite, ma per il resto la formazione biancorossa è praticamente la stessa fin dall’inizio del campionato: davanti al portiere Bellodi difesa a 4 composta da Mezzanotti (o Sacchetti), Notari, Ciuffi e Lanzara, a centrocampo rotazione fra i già ricordati esterni (ma Sommese è fuori causa da tempo per infortunio) e centrali pressoché inamovibili Grauso e Brambilla, mentre in attacco Gasparetto ha tolto un po’ di spazio a Noselli e Graziani e nelle ultime settimane è stato schierato quasi sempre in coppia con Poggi.Nel frattempo, in un’intervista a TuttoMercatoWeb il tecnico del Mantova Mimmo Di Carlo si è soffermato sia sul momento non brillante della sua squadra sia sul Toro. “Il campionato è entrato in una fase molto concitata e ogni partita fa storia a sé” ha dichiarato l’ex giocatore del Vicenza “tutte le gare sono difficilissime, perché si incontrano squadre che sono chiamate a raggiungere i loro obiettivi, quindi chi per la salvezza o chi per la promozione, non regala niente all’avversario, e proprio per questo noi non possiamo permetterci di giocare novanta minuti in attacco col rischio di subire contropiedi avversari. Sabato con la Cremonese noi abbiamo dimostrato di essere comunque una squadra in salute, purtroppo siamo anche in un periodo storto e ci è venuto a mancare forse quel pizzico di fortuna che di certo non avrebbe guastato nulla. Ai miei ragazzi ho detto che dobbiamo affrontare tutte le partite che ci restano da qui alla fine con lo spirito di raccogliere più punti possibili, ma senza fare tabelle, guardare la classifica e pensare a obiettivi, perché quando si fissa troppo un obiettivo poi si finisce spesso per fallirlo e chiaramente non è nostra intenzione fallire un eventuale obiettivo. Le nostre avversarie sono principalmente Atalanta, Catania, Brescia e Cesena, ma a queste vanno aggiunte anche l’Arezzo, che sta disputando un gran campionato, e il Torino, nostro prossimo avversario. I granata attraversano un periodo difficile e noi abbiamo la sfortuna di giocare ultimamente con tutte queste squadre che per un motivo o per unaltro ci affrontano ancor più motivati. In campo comunque vanno i giocatori e non De Biasi, saranno loro quindi a cercare il risultato positivo e non il collega dalla panchina. La squadra comunque è viva e a Piacenza hanno disputato una grande gara e solo qualche episodio a sfavore non gli ha concesso di portare a casa i tre punti”.