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Martinez, avanti su questa strada: il Toro confida nel suo gioiellino

Focus on/ Il 'Brigante Vinotinto' si è sbloccato dopo il gol contro il Palermo e la doppietta di Copenaghen: la produttività del reparto offensivo passa anche per i suoi...

Lorenzo Bonansea

"La sfida contro il Chievo si avvicina sempre più ed intanto è il calciomercato a tenere banco. I tifosi si aspettano rinforzi a centrocampo e in attacco, e lo stesso presidente Cairo ha confermato di voler rafforzare entrambi quei reparti. Nei piani della società, dunque, qualche pedina dovrà necessariamente essere cambiata per rafforzare la fase offensiva. Nel frattempo, con Barreto (che prova a rinserirsi) e Larrondo non pervenuti o quasi sino a questo momento, e un Amauri in crisi di gol, si è lentamente ritagliato uno spazio sempre più importante Martinez: giovane venezuelano che fa già intravedere tocchi di classe e grande tecnica di base, ma che indubbiamente ha ancora tantissimo da imparare.

"Martinez, si diceva, si è ritagliato uno spazio da titolare con fatica (ancora oggi non può certo dirsi inamovibile), ma è certo che a suon di prestazioni ha scalato le gerarchie di Ventura, che ora lo predilige in coppia con Quagliarella. Anche l'attaccante napoletano non sta attraversando un buon periodo di forma: il suo ultimo gol in campionato risale addirittura al 19 ottobre, durante la vittoria casalinga rimediata contro l'Udinese. Insomma, il 'Brigante Vinotinto'scalpita ed è certamente tra gli elementi più in forma in questo ultimo periodo. Dopo la rete contro il Palermo e la doppietta di Copenaghen (entrambe i gol, tra l'altro, di pregevole fattura), è proprio lui la punta di diamante di questo attacco granata.

"Per la partita contro il Chievo, Ventura non ha ancora scoperto le carte e pertanto non si può escludere un suo ingresso in campo dal primo minuto. L'unico titolare inamovibile in questo momento sembra proprio essere Quagliarella, eppure, Martinez è il prototipo ideale di terminale offensivo per il gioco venturiano. Si ricordi infatti che Ventura ha sempre preferito attaccanti rapidi che aggrediscono la profondità, quei giocatori così detti “di movimento” rispetto a giocatori più statici, come per esempio l'ex capitano Bianchi (e forse anche Amauri?). Insomma, il giovane ex YoungBoys ha tutte le carte in regola per diventare un pilastro di questo Toro, ma la strada è ancora lunga e il lavoro da fare è tanto. La dirigenza ha investito su di lui e conta che possa fare grandi cose. Ora tocca a Martinez far vedere di che pasta è fatto, già a partire dalla sfida del Bentegodi: le gioie del popolo granata passano (anche) per i suoi piedi.