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Masashi Oguro, nato il 4 maggio

di Andrea Rosselli

 

Il primo giapponese nella storia del Toro è il ventiseienne Masashi Oguro, attaccante di 1 metro e 77 per 71 chili, prelevato dal Grenoble (Serie B francese) per circa 300.000 Euro e...

Redazione Toro News

di Andrea Rosselli

Il primo giapponese nella storia del Toro è il ventiseienne Masashi Oguro, attaccante di 1 metro e 77 per 71 chili, prelevato dal Grenoble (Serie B francese) per circa 300.000 Euro e destinato, almeno in partenza, ad occupare il ruolo di quarta punta alle spalle di Abbruscato, Stellone e Muzzi. Cerchiamo dunque di conoscere meglio quello che per la stragrande maggioranza dei tifosi è un vero e proprio oggetto misterioso…ma che un legame con la maglia granata lo aveva evidentemente scritto nel proprio destino, essendo nato il 4 maggio del 1980, proprio mentre i tifosi granata commemoravano il 31mo anniversario della strage di Superga.Oguro muove i suoi primi passi nella J-League giapponese nel 1999 con la squadra della sua città, il Gamba Osaka, dove giocherà fino al dicembre del 2005 (con la parentesi di un anno in prestito a Sapporo, nella seconda divisione nipponica), rivelandosi presto come uno degli attaccanti più prolifici del campionato: il suo anno di grazia è il 2004, quando si laurea vice-capocannoniere della J-League con 20 gol in 30 partite. Tutto questo gli vale la chiamata di Zico, tecnico del Giappone, in occasione della prima partita valida per il girone finale di qualificazione ai Mondiali 2006: è il 9 febbraio 2005 ed il piccolo attaccante non tarda a lasciare il segno anche nell’esordio con la maglia della sua nazionale, mettendo a segno il gol decisivo (appena 13 minuti dopo il suo ingresso ed in pieno recupero) nel fondamentale successo interno per 2-1 sulla Corea del Nord.Ma è nella Confederations Cup, giocata in Germania nel giugno del 2005, che il giocatore nipponico si rivela al grande pubblico. Rimasto in panchina nel primo match col Messico, Oguro replica lo stesso “schema” del suo esordio in occasione del secondo incontro contro la Grecia: ingresso a pochi minuti dalla fine e gol decisivo nel successo sui Campioni d’Europa. L’avversario dell’ultima partita è nientemeno che il Brasile, ma Masashi non si ferma: entra nell’intervallo e semina il panico nella difesa verdeoro, trascinando il Giappone al 2-2 con grandi giocate e soprattutto con la rete del pareggio, giunta a due minuti dalla fine.Al termine della stagione 2005, chiusa con 16 reti all’attivo ed il titolo di campione nazionale col suo Gamba Osaka, arriva la chiamata del connazionale Kazutoshi Watanabe (numero 3 della multinazionale nipponicaIndex Corporation), presidente del Grenoble, ambizioso club della B francese: il ragazzo coglie l’occasione e decide di tentare l’avventura in Europa, lasciando il campionato giapponese con un bottino di 62 reti in 140presenze. Siamo nel dicembre dello scorso anno, e nonostante le comprensibili difficoltà di ambientamento Oguro chiude la mezza stagione inVal D’Isère con 5 reti in 17 partite, mostrando di non aver perso la sua vena realizzativa e meritandosi la chiamata di Zico per la fase finale di Germania 2006.Purtroppo le cose in terra tedesca non vanno bene né per il Giappone né perMasashi, che in tre partite gioca un totale di mezz’ora, senza peraltro lasciare il segno. Anche il rientro a Grenoble è difficile: il tecnico Pouliquon gli comunica che non rientra più nei piani della società e la stagione inizia in panchina, e le cose non cambiano anche dopo il gol della vittoria realizzato (manco a dirlo, in pieno recupero) nel match inaugurale di Ligue 2 col Montpellier, disputato a fine luglio. La partita successiva col Niort sarà anche l’ultima: nelle settimane seguenti Oguro non vedrà più il campo, ma nel frattempo arriva la chiamata di Doriano Tosi e comincia la lunga attesa, terminata solo la sera del 30 agosto con la telefonata decisiva: prepara i bagagli Masashi, e benvenuto a Torino!