"Nel periodo di mezzo tra una stagione e l'altra è tempo di bilanci e aspettative in casa Torino. A tal proposito, nell'ormai consueto appuntamento domenicale, il protagonista di oggi è Mattia Feltri. Grande tifoso granata, sopraffino scrittore e giornalista, nonché autore della rubrica in prima pagina de La Stampa "Buongiorno". Lo scrittore si aspettava qualcosa in più dal Toro, nel campionato appena concluso. Adesso, però, subentra l'ottimismo per il futuro, con Walter Mazzarri che sarà timoniere dei granata sin dall'inizio.
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Mattia Feltri: “Stagione negativa ma sono ottimista. L’esonero di Miha? Lo dissi a Cairo…”
Esclusiva TN / Il giornalista e scrittore: "Gestione di Cairo ottimale, il Toro è sempre migliorato. Spero che nel futuro granata ci siano Ljajic, Iago Falque e Belotti"
"Feltri ha dato ai nostri microfoni un parere sul Torino che è stato e su quello che verrà, passando per il calciomercato. Ecco le sue parole:
"Mattia Feltri, come giudica la stagione, da poco conclusa, del Torino?
""Un giudizio negativo. L’obiettivo era l’Europa League ma il problema non è stato tanto la mancata qualificazione, il punto è che non si è lottato sino alla fine. Non qualificarsi per soli due/tre punti è un conto ma il fatto di aver già finito il campionato a Natale ha reso l'annata non positiva. A metà stagione avevamo tanti punti di distanza dalla zona retrocessione che, per fortuna, ci permettevano di stare tranquilli sotto quel punto di vista. La distanza dall’Europa League, però, era tale che ci si era praticamente rassegnati e, quindi, Walter Mazzarri, dopo il suo arrivo ha fatto, giustamente, esperimenti in vista della prossima stagione. Fatemi dire una cosa però...".
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"Dica pure.
""Da quando è arrivato il presidente Cairo c’è stata una crescita costante, in particolare negli ultimi anni. Quando mi scoraggio per i risultati correnti, guardo classifiche, formazioni del passato e mi tiro su di morale. C’è stato un netto miglioramento. Adesso la squadra è di un certo livello, piazzata nella prima metà della classifica di Serie A, la società è solida e con un buon bilancio, che non fa mai male".
"Adesso, cosa si aspetta per la prossima stagione?
""Per il futuro c’è ottimismo, questa è un’altra cosa che è cambiata. Dopo ogni estate si spera sempre di alzare l’asticella. Per il prossimo anno, però, c’è un’incertezza che potrebbe pesare. Non capisco in che modo si voglia giocare. Circola il 3-5-2 (ndr, come ha affermato ieri anche il presidente Cairo). Con questo modulo Ljajic potrebbe essere sacrificato, i due attaccanti sarebbero Andrea Belotti e Iago Falque mentre il serbo ha dimostrato di saper agire bene da dietro le punte nel 3-4-1-2. Spero che sia il suo ruolo anche per questa stagione".
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"Ha parlato di Belotti, Falque e Ljajic. Niang lo considera fuori dai giochi?
""Niang si può valorizzare al Mondiale dopo un campionato deludente. Ha fatto un buon esordio con il Senegal e adesso può mettersi in mostra. Così il Torino dalla sua cessione potrà monetizzare. Non mi sembra possa essere nei piani dei granata in vista del prossimo anno".
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"Per l'ex Milan possono aver pesato difficoltà d’ambientamento al Toro?
""Io credo che Torino sia una delle piazze migliori per fare calcio. Un giocatore può crescere e valorizzarsi senza essere contestato al primo errore. Penso che una realtà simile sia a Bergamo, nell’Atalanta i giovani riescono ad esprimersi a meglio. Ma a Torino ciò avviene da più tempo e con ottimi risultati. Di conseguenza credo che per il campionato negativo di Niang non si possa dare la colpa all’ambiente".
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"Tornando alla stagione appena conclusa. Con il senno di poi, l’esonero di Sinisa Mihajlovic è stata una scelta azzeccata?
""Sono stato d’accordissimo con la scelta dell’esonero di Mihajlovic. Anzi sono in disaccordo con la tempistica, si doveva cambiare dopo la prima stagione. Vi racconto un aneddoto: lo dissi anche a Urbano Cairo. Avevo trovato il presidente in treno l'anno scorso e, in uno scambio di opinioni, gli dissi che, a mio parere, era giusto cambiare. Perché il primo campionato del tecnico serbo era stato in decrescendo. Lui mi disse che gli voleva dare un’altra possibilità ma, secondo me, era giusto dargliela se avesse fatto il contrario, cioè, se fosse partito male e poi avesse concluso bene. In ogni caso è il presidente che ci mette i soldi e quindi le sue decisioni sono sicuramente accurate e ponderate. Adesso ho fiducia in Mazzarri, è un allenatore che in Italia ha vinto parecchio e credo possa fare bene".
"In conclusione, qual è il suo sogno di mercato?
""Se dovessimo giocare con il 3-5-2, serviranno sicuramente due interni di centrocampo forti, nella speranza che resti Daniele Baselli. Non ho un sogno in particolare di mercato. Il mio sogno è vedere rimanere e giocare bene Ljajic, Iago Falque e Belotti. Ovviamente, ognuno nel suo ruolo dato che Adem con Mihajlovic giocava da esterno e, infatti, non rendeva secondo il suo potenziale. Se loro tre fanno bene, per gli altri otto diventa tutto più facile".
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