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Torino, non solo l’infortunio di Falque: il 3-4-3 un progetto ancora mai sbocciato

Approfondimento / Provato a Bormio per tutto il corso del ritiro, il modulo a tre punte non è mai stato utilizzato sin qui in campionato da Mazzarri

Nicolò Muggianu

Può bastare la perpetua indisponibilità di Iago Falque per spiegare come mai il 3-4-3 pensato da Mazzarri per il suo Toro 2019/2020 (e lungamente provato a Bormio insieme al 3-4-1-2) fino ad oggi non sia mai stato utilizzato dal 1' in campionato? Probabilmente no. O almeno, lo spiega solo in parte. Perché se da un lato è ben nota l'importanza che avrebbe avuto il fantasista spagnolo nello scacchiere tattico di Mazzarri, è altrettanto vero che il mercato estivo ha portato con sé l'arrivo di Simone Verdi. Giocatore che non c'era durante le continue prove viste in ritiro, in cui era Berenguer - mai utilizzato invece in quel ruolo in campionato - ad affiancare Falque dietro Belotti.

ALTERNATIVE - E pensare che, a prescindere dall'infortunio di Falque, le alternative sulla tre quarti a disposizione di Mazzarri erano e sono tante. Da Berenguer a Millico, passando per Edera e Parigini. Insomma: la sensazione è che il tecnico di San Vincenzo avesse in mente un 3-4-3 con caratteristiche tecniche precise, con una tre quarti che solo con il duo Verdi-Falque avrebbe garantito i giusti equilibri. Anche in questo modo potrebbe spiegarsi il più frequente utilizzo di Lukic o Meité fuori ruolo, a discapito dei quattro giocatori citati in precedenza.

PROGETTO - Con queste premesse, e con i suggerimenti dati da Mazzarri nell'ultimo allenamento a porte aperte al Filadelfia (LEGGI QUI), una domanda sorge spontanea: come mai il progetto cominciato a Bormio, fino a questo momento, è rimasto solo su carta? Eppure il Torino, per le caratteristiche della rosa, avrebbe tutte le carte in regola per potersi permettere il 3-4-3. Specialmente a centrocampo, dove Baselli, Rincon e Lukic hanno spiccate caratteristiche di contenimento. Ma la questione sembra essere una questione di equilibri: il Torino visto fino a questo momento, evidentemente, non ha dato a Mazzarri le certezze che cercava. Per questa ragione, probabilmente, il tecnico di San Vincenzo in più occasioni ha rinunciato al tridente, prediligendo una formazione più coperta e meno spregiudicata.