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Milan-Torino, la partita di Mihajlovic: con i rossoneri un’avventura finita male

L'ex / Il tecnico granata, sotto la Madonnina nella scorsa stagione, ha il dente avvelenato per un'annata di alti e bassi

Nikhil Jha

"Un'annata pazza schizofrenica, lanciata dai buoni propositi, continuata su binari prevedibili e poi scaduta nel fallimento. Questa la stagione passata per il Milan, della cui parabola Sinisa Mihajlovic è stato in gran parte artefice - ma anche vittima. E ora per il neo tecnico granata il destino ha portato in serbo anche l'esordio in campionato proprio contro i rossoneri, in una partita che sa di rivincita personale contro un club che l'ha sedotto, abbandonato e poi tradito.

"Già, perché quello che è sempre mancato a Mihajlovic l'anno scorsoè stato l'appoggio della società, pronta a scaricare le colpe sul'allenatore ad ogni momento di difficoltà, creando un clima di tensione che coinvolgeva l'intera squadra, comunque sempre schierata a fianco del condottiero serbo. E la stagione del Milan stava raggiungendo tutto sommato un livello dignitoso, attorno alla sesta posizione, in lotta per l'Europa League - lontano dagli obiettivi sbandierati ad inizio anno, ma in linea con le potenzialità della rosa - e arrivando a vincere anche a 9 risultati utili consecutivi a cavallo tra andata e ritorno. Poi, a seguito della sconfitta contro la Juventus, il sollevamento improvviso di Mihajlovic a favore del tecnico della Primavera Brocchi. E il Milan, all'epoca sesto, con 8 punti in 6 partite perde il treno per l'Europa, scatenando le ire dei tifosi per un esonero apparso senza motivo.

"E così domenica prossima San Siro sarà teatro di una rivincita personale tra Mihajlovic e il Milan, un'occasione per il tecnico serbo di rilanciarsi con i granata e di dimostrare e ricordare ancora una volta al club meneghino l'errore commesso. Arrivato da salvatore della patria e poi lasciato andare con disinteresse, ora l'allenatore del Toro avrà voglia di riscatto: San Siro non poteva essere teatro migliore.