Altro che meteora, almeno sulla carta. Quando in quell’estate del 1998 uno degli ultimi colpi di mercato della gestione Gerbi fu Luiz Antônio Correia da Costa, per tutti Müller, non solo i tifosi del Toro gridarono al colpaccio. Un altro brasiliano di peso, com’era stato Leo Junior qualche anno prima, e soprattutto un segnale. A ben pensarci, ancora oggi è difficile dire se giocò peggio lui, quella stagione, oppure Edu Marangon che doveva essere il suo completamento e invece si trasformò in sciagura. Oggi Müller festeggia 46 anni, ma in realtà ha anche poco da festeggiare anche se allora faceva una vita che Balotelli se la sogna. Rigorosamente su una Ferrari fiammante e con una moglie, la procace bionda Jussara, con un passato da ballerina e la voglia di fare la signora. Come spesso è successo quando testa e gambe non girano la stessa velocità è stata lei a decidere le sorti del marito. Coppia troppo discussa per una città come Torino, troppa la voglia (soprattutto di lei) di divertirsi. Gigi Radice ci ha provato, ricavandone poco tanto che alla fine di quel campionato, non solo per colpa sua, quel Toro ha conosciuto la B. E Gianluigi Borsano decise di tenerlo, quasi una punizione e un messaggio, sino alla stag8ione ’91: 60 presenze in tutto, e in mezzo un Mondiale in Italia che lo vide protagonista anche a Torino in quegli ottavi di finale giocati e persi contro l’Argentina, con 25 reti complessive. Ma anche la separazione dalla turbolenta Jussara, prima del ritorno in patria ritrovando maglie importanti e gioie profonde come la vittoria nel Mondiale ’94 anche se con Bebeto e Romario davanti impossibile essere titolare. Però pochi mesi prima era stato deciso con il San Paolo nella vittoria dell’Intercontinentale contro il Milan segnando il 3-2. E’ tornato alle cronache nel 2011 quando Tv record ha raccontato la sua nuova vita, da pastore di anime ma anche da povero, lui che aveva tutto. Oggi fa anche l’opinionista tecnico per la tv, è imbolsito e nemmeno troppo allegro. Ma era arrivato da fenomeno e in molti ci hanno creduto.Redazione TN
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Müller, compleanno da meteora
Altro che meteora, almeno sulla carta. Quando in quell’estate del 1998 uno degli ultimi colpi di mercato della gestione Gerbi fu Luiz Antônio Correia da Costa, per tutti Müller, non solo i tifosi del Toro gridarono al...
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