di Edoardo BlandinoÈ passato tanto tempo dalla sua ultima apparizione ufficiale con la maglia granata, addirittura da aprile scorso, poi solamente problemi fisici. Tanti, a ripetizione, che lo hanno costretto a stop forzati lunghissimi. Natali ha passato un calvario infinito, dovendo sopportare anche l’ultima, l’ennesima frenata subita ad inizio preparazione. Ma il tempo passa, le ferite si rimarginano e gli infortuni guariscono. E così è stato anche per il centrale granata, che da qualche giorno è tornato in gruppo a pieno regime, facendo tutto quello che facevano i compagni. Ieri era in programma la partitella infrasettimanale contro il Busca e non ci sarebbe stata occasione migliore per il ritorno in campo del biondo difensore. 45 minuti appena sufficienti per far fargli saggiare nuovamente il terreno di gioco in una gara contro avversari veri, seppur modesti. De Biasi, un po’ per esigenza, un po’ per maggiore tranquillità, gli ha preparato un rientro “morbido”. Nonostante l’avversario di caratura inferiore (il Busca milita in Eccellenza), il tecnico granata ha schierato Natali solo nel secondo tempo, al fianco dell’uomo forte di difesa Pratali, con Franceschini ad aiutarlo sulla destra e Pisano a chiudere la linea difensiva sull’altro lato. Ma non solo, De Biasi ha approfittato di questa situazione anche per provare Ogbonna come diga centrale in mezzo al campo, ad ulteriore protezione per la difesa del rientrante difensore numero 14. Come era prevedibile sia per la differenza di categoria, sia grazie al prezioso aiuto dei compagni, Natali non è stato particolarmente impegnato. Non è stato chiamato a grandi chiusure o scatti improvvisi, più che altro si è trovato coinvolto ad inizio manovra. Nei gesti e nei movimenti era visibile che aveva timore di avere una ricaduta, soprattutto ora che si trova in una fase delicata, ricominciando ad allenarsi con i carichi pesanti dei compagni, senza però avere la loro stessa preparazione fisica. Così, il difensore si è limitato a giocate semplici e passaggi facili. Non ha mai rischiato nulla, neppure un calcione alla palla o un lancio lungo. Alcune volte sembrava tentato da qualche soluzione diversa, ma la mente tornava subito all’infinito calvario appena superato. Per ora è meglio non affrettare nulla, per il resto ci sarà tempo.
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Natali, 45 minuti per ricominciare
di Edoardo Blandino
È passato tanto tempo dalla sua ultima apparizione ufficiale con la maglia granata, addirittura da aprile scorso, poi solamente problemi fisici. Tanti, a ripetizione, che lo hanno costretto...
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