Un noto quotidiano cittadino è uscito stamattina in edicola recitando il de profundis granata. Magari risulterà tutto vero, ma se la scadenza del 30 di giugno era così assoluta e improrogabile, perché queste stesse cose non sono state scritte il 1° luglio, oppure il 2, dopo il blitz della Finanza negli uffici Ergom e a casa di Cimminelli e Romero?Che il Toro sia sull’orlo del precipizio è chiaro anche a chi arrivasse in Italia stamattina dopo essere rimasto tre mesi sull’isola dei famosi. Che il Toro sarà bocciato sabato dalla Covisoc è altrettanto chiaro, visto che faranno fede i documenti presentati (o meglio, non presentati) il 30 giugno. Ma il termine per mettersi in regola è il 12 luglio, ovvero il giorno in cui i club che non hanno ottenuto l’iscrizione in prima istanza devono produrre le garanzie economiche e tecniche alla Coavisoc, la commissione d’appello. Il 14 luglio la stessa Coavisoc produce un parere vincolante, di cui il giorno seguente il Consiglio Federale deve necessariamente tenere conto nel momento in cui viene stilata la lista definitiva delle società promosse o bocciate. Solo a quel punto una società fuori dai parametri non ha più la possibilità di essere iscritta (escludendo l’ipotesi di un ricorso vittorioso alla magistratura ordinaria, con relativo parere favorevole del Tar del Lazio o del Consiglio di Stato, dopo un appello alla Camera di Conciliazione del Coni). Oggi pomeriggio, sulle colonne di questo sito, interverrà un esperto di giurisprudenza sportiva per spiegare meglio tutti i dettagli della questione, così da rendere chiara a tutti la situazione, gli scenari futuri e le possibili conseguenze. Compresa quella più estrema.La situazione è grave, molto grave ma c’è ancora la possibilità di rimediare, se Cimminelli, le istituzioni politiche e la banche faranno la loro parte. L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che c’è tempo fino al 9 luglio per richiedere la spalmatura del debito Irpef, ma bisogna che chi di dovere si muova in tempi celerissimi. Magari poi tutto risulterà inutile e davvero il nostro Toro farà una pessima fine, ma in questo momento è necessario avere ancora fiducia. Deve prevalere l’ottimismo della ragione, anche se avverto attraverso il forum una crescente (e condivisibile) animazione.Toronews si è sempre distinto per la chiarezza e il coraggio di prendere posizione, non è una testata “politically correct”, ma in questo omento l’appello che ci sentiamo di fare a tutti i tifosi granata è di non lasciarsi prendere dalla voglia di esagerare. Sabato il raduno degli ultras deve svolgersi in modo civile e pacifico, perché far degenerare la situazione potrebbe minare la possibilità di salvare il Toro. Un imprenditore o chiunque volesse avvicinarsi alla società in questo momento (escludendo gli avvoltoi, che già vediamo in volo alto) rischierebbe di tornare indietro subito, qualora avesse la sensazione che la polveriera sta per esplodere.Il pubblico granata ha dimostrato una pazienza e una costanza senza uguali in questi ultimi anni. Abbiamo tenuto duro fino ad oggi, teniamo duro ancora per qualche giorno. C’è tempo per disperarsi e per recitare il de profundis granata.
toro
Non è ancora tempo di sentenze definitive
Un noto quotidiano cittadino è uscito stamattina in edicola recitando il de profundis granata. Magari risulterà tutto vero, ma se la scadenza del 30 di giugno era così assoluta e improrogabile, perché queste stesse cose...
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