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Nonostante le critiche è ancora un Torino da podio

Verso Torino-Sassuolo / Negli ultimi vent'anni di storia granata solo in due stagioni un cammino migliore dopo dodici giornate

Redazione Toro News

"Pensare al passato è il migliore modo per rovinarsi il presente. Sarà che dopo la grande cavalcata dell'anno scorso alle porte dell'Europa, il tifoso del Torino si è fatto la bocca buona ai successi, ai titoli celebrativi nazionali, ai gol da cineteca. Sarà per questo che attorno all'attuale squadra di Ventura si leggono e sentono in questo periodo critiche pesanti, persino ingenerose. Ci sono squadre come Chievo Verona o Sampdoria nel recente passato che hanno pagato duramente con la retrocessione l'aver affrontato un doppio impegno campionato-coppa europea a cui non erano abituati per tradizione recente o per profondità della rosa. Invece il Toro attuale non sembra risentire delle fatiche avendo conquistato gli stessi punti della passata stagione e anzi uno dei migliori punteggi dei suoi ultimi 20 anni.

"PUNTEGGIO DA PODIO - Per il Torino dalla stagione 95/96 a oggi si sono susseguiti venti campionati divisi equamente tra Serie A e Serie B per l'amarezza di molti tifosi abituati negli ultimi anni a scoprire squadre e città in cadetteria in cui mai avrebbero pensato di giocare: da Fidelis Andria a Castel di Sangro a Gubbio. Nella statistica considerata in questo articolo prendiamo in esame soltanto le 10 stagioni di Serie A per avere un paragone attendibile e confrontabile cercando di dimenticare almeno per oggi Cremonese e Juve Stabia. Ebbene l'attuale rosa di Ventura sta tenendo un passo decisamente spedito rispetto alle ultime dieci avventure nella massima serie nonostante le fatiche di Europa League. Con dodici punti conquistati in dodici giornate frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte si piazza al terzo posto dietro di un punto al Toro 01/02 che stupì tutti con Giancarlo Camolese alla guida. Quello era il Toro di Lucarelli, Maspero e Ferrante da leggere in questo esatto ordine a ricordare l'impresa della grande rimonta sotto di tre reti contro la Juventus dello sciagurato (o benedetto) Salas. Al primo posto per numeri di punti conquistati dop dodici giornate troviamo un Torino guidato da un altro amatissimo allenatore: Emiliano Mondonico. Era la stagione 99/00 e il mister di Rivolta D'Adda riuscì a raggranellare ben 14 punti con una squadra che come quella attuale faticava ad andare a rete con regolarità e che vide dietro a Ferrante (18 reti) il vuoto al tabellino dei marcatori, i più vicini Silenzi e Pinga si fermarono a due reti. Un Toro che a fine anno dovette abbandonare la Serie A. Curioso notare come in tutte e tre le stagioni vi sia un giocatore presente in tutte e tre le rose, Fabio Quagliarella ora protagonista dell'attacco granata mentre allora giovanissima punta con tanta strada gloriosa ancora davanti a sé.Lo scorso anno la squadra di Immobile e Cerci aveva invece gli stessi punti anche se una migliore situazione di classifica all'undicesimo posto invece che al quattordicesimo della graduatoria.

"IL MIGLIOR ATTACCO E' LA DIFESA - Rivoltando un celebre motto calcistico si rende bene l'idea di come la squadra di Ventura cerchi di conquistare i punti fondamentali per ottenere una salvezza tranquilla. Una buona fase difensiva è spesso portatrice di molti punti soprattutto in un calcio molto tattico come quello italiano dove si dice che l'attacco fa vendere i biglietti allo stadio ma è la difesa che fa vincere i campionati. Ora è chiaro che il Torino e lo scudetto sono due parole agli antipodi nel calcio moderno ma è innegabile che la maggior parte dei punti conquistati finora è merito maggiormente di Gillet e Glik più che degli attaccanti. La porta granata quest'anno ha subito soltanto 12 reti, tre delle quali nell'ultimo turno contro la Roma, classificandosi al terzo posto tra le migliori retroguardie degli ultimi 20 anni seconda solo alla prima stagione di Ventura in A nel 2012/13 e ancora una volta al Toro di Mondonico del 99/00 autore di una partenza sprint. In entrambe le passate stagioni le reti incassate da Gillet e Bucci erano state solo dieci.

"VENTURA L'ALCHIMISTA - Molto male invece l'attacco, i granata quest'anno hanno realizzato soltanto sette gol di cui quattro portano la stessa firma di Quagliarella. Decisamente poco se ci si vuole salvare con tranquillità, urge trovare almeno un altro marcatore capace di vedere la porta con regolarità. Negli ultimi 10 campionati nella massima serie soltanto in due occasioni si era fatto peggio con soltanto sei reti realizzate in dodici partite nelle sciagurate stagioni 06/07 con Zaccheroni 02/03 e Ulivieri. Nel primo caso ci pensò Gianni De Biasi a salvare il Torino negli ultimi istanti del campionato mentre nel 02/03 la stagione finì malissimo con la retrocessione e l'ultimo posto in classifica. In questo dato trapela tutta la bravura del mister Ventura capace di fare necessità virtù, sapendo di non disporre di molte bocche da fuoco in avanti ha impostato la stagione su una tattica difensiva volta a fare tesoro dei pochi gol realizzati.

"Tutte queste statistiche a voler dire che alla dodicesima giornata è ancora troppo presto per dare un giudizio netto alla stagione da molti bollata già come fallimentare nonostante la fase ad eliminazione diretta in Europa League sia comunque lì ad un passo, sebbene non semplice dopo lo scivolone finnico. Occorre avere pazienza e non dettare già giudizi magari affrettati frutto di un paragone amaro con le ultime partite del passato campionato quando le prodezze di Cerci e Immobile ci proiettavano tra i grandi. Eppure se si va a guardare nel dettaglio siamo in linea coi risultati di 12 mesi fa e tra le migliori espressioni del calcio granata degli ultimi 20 anni. Mancano sette partite alla sosta natalizia, sette partite per dirci chi siamo realmente con la speranza fanciullesca di trovare sotto l'albero magari qualche regalo di mercato.