di Paolo Morelli
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Novellino: ”Il valore aggiunto? Tutti”
di Paolo Morelli
E' un Novellino conscio dell'importanza della sfida di domani, quello che si presenta in sala stampa prima dell'allenamento di rifinitura, in vista della partenza...
E' un Novellino conscio dell'importanza della sfida di domani, quello che si presenta in sala stampa prima dell'allenamento di rifinitura, in vista della partenza per Bergamo. «E' una partita di grande difficoltà - spiega il tecnico granata - ma noi stiamo bene e siamo consapevoli che non si tratta di un campo facile, ma non c'è mai un campo facile».Il tecnico può alleviare la tensione con i recuperi di Diana e Rivalta, due importanti pedine per il suo 4-4-2. Mancherà però Corini, squalificato, un giocatore di fondamentale importanza per le dinamiche di gioco del Toro. Il mister spiega che al suo posto, davanti alla difesa, potrebbero giocare Dzemaili o Zanetti. Ma non è escluso che, con il rientro di Diana, si torni al centrocampo in linea. E Gasbarroni? «Sta recuperando - racconta Novellino -, secondo me è un po' indietro rispetto agli altri perché è rimasto fermo a lungo, ma ci verrà molto utile, deve avere solo un po' di continuità». Durante il derby, se sulla fascia destra c'erano due esterni (Colombo e Abate) che si intendevano piuttosto bene, dall'altra parte c'era il solo Pisano nel ruolo di esterno vero e proprio. Potrebbe essere Gasbarroni l'ala sinistra che mancava al Toro. «Credo di sì - risponde il tecnico granata - ma se ora utilizzo il rombo significa che non ho ancora a disposizione le ali che mi servirebbero. Quando Gasbarroni sarà disponibile al 100%, potrà darci una mano anche in quella posizione». Ma l'allenatore esclude la possibilità di cambiare formazione a seconda dell'impiego o meno di Doni da parte di Del Neri. E' il Toro che deve imporre il proprio gioco, senza per forza adattarsi agli avversari di volta in volta.Tiene ancora banco l'intervista nella quale Novellino ha dichiarato di avere solo «attaccanti da 6-7 gol a stagione». Dichiarazione subito smentita dal tecnico granata, che è ancora molto amareggiato per l'accaduto. «Se devo dire qualcosa ai miei giocatori lo faccio in separata sede - spiega -. A volte le frasi vengono ampliate e se ne perde il significato originale. La cosa certa è il fatto che dobbiamo lavorare molto per migliorare in tutto». I problemi da risolvere passano soprattutto per il reparto avanzato. In un'intervista, Bianchi ipotizzava che la sterilità offensiva fosse dovuta alla maggiore attenzione dell'allenatore sui meccanismi difensivi. Novellino non è dello stesso avviso, poiché spiega: «Io lavoro sempre con tutto il gruppo, sia per le fasi di possesso che per le fasi di non possesso. Purtroppo abbiamo avuto sfortuna, ma credo che i giocatori stiano pagando il peso di una piazza importante come Torino». Il tecnico di Montemarano è molto fiducioso sulla risoluzione del problema. «Con grandi motivazioni i nostri attaccanti faranno i gol necessari alla salvezza. Io cerco sempre di caricare i giocatori. Tutti devono essere il valore aggiunto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
E' un Novellino conscio dell'importanza della sfida di domani, quello che si presenta in sala stampa prima dell'allenamento di rifinitura, in vista della partenza...
E' un Novellino conscio dell'importanza della sfida di domani, quello che si presenta in sala stampa prima dell'allenamento di rifinitura, in vista della partenza per Bergamo. «E' una partita di grande difficoltà - spiega il tecnico granata - ma noi stiamo bene e siamo consapevoli che non si tratta di un campo facile, ma non c'è mai un campo facile».Il tecnico può alleviare la tensione con i recuperi di Diana e Rivalta, due importanti pedine per il suo 4-4-2. Mancherà però Corini, squalificato, un giocatore di fondamentale importanza per le dinamiche di gioco del Toro. Il mister spiega che al suo posto, davanti alla difesa, potrebbero giocare Dzemaili o Zanetti. Ma non è escluso che, con il rientro di Diana, si torni al centrocampo in linea. E Gasbarroni? «Sta recuperando - racconta Novellino -, secondo me è un po' indietro rispetto agli altri perché è rimasto fermo a lungo, ma ci verrà molto utile, deve avere solo un po' di continuità». Durante il derby, se sulla fascia destra c'erano due esterni (Colombo e Abate) che si intendevano piuttosto bene, dall'altra parte c'era il solo Pisano nel ruolo di esterno vero e proprio. Potrebbe essere Gasbarroni l'ala sinistra che mancava al Toro. «Credo di sì - risponde il tecnico granata - ma se ora utilizzo il rombo significa che non ho ancora a disposizione le ali che mi servirebbero. Quando Gasbarroni sarà disponibile al 100%, potrà darci una mano anche in quella posizione». Ma l'allenatore esclude la possibilità di cambiare formazione a seconda dell'impiego o meno di Doni da parte di Del Neri. E' il Toro che deve imporre il proprio gioco, senza per forza adattarsi agli avversari di volta in volta.Tiene ancora banco l'intervista nella quale Novellino ha dichiarato di avere solo «attaccanti da 6-7 gol a stagione». Dichiarazione subito smentita dal tecnico granata, che è ancora molto amareggiato per l'accaduto. «Se devo dire qualcosa ai miei giocatori lo faccio in separata sede - spiega -. A volte le frasi vengono ampliate e se ne perde il significato originale. La cosa certa è il fatto che dobbiamo lavorare molto per migliorare in tutto». I problemi da risolvere passano soprattutto per il reparto avanzato. In un'intervista, Bianchi ipotizzava che la sterilità offensiva fosse dovuta alla maggiore attenzione dell'allenatore sui meccanismi difensivi. Novellino non è dello stesso avviso, poiché spiega: «Io lavoro sempre con tutto il gruppo, sia per le fasi di possesso che per le fasi di non possesso. Purtroppo abbiamo avuto sfortuna, ma credo che i giocatori stiano pagando il peso di una piazza importante come Torino». Il tecnico di Montemarano è molto fiducioso sulla risoluzione del problema. «Con grandi motivazioni i nostri attaccanti faranno i gol necessari alla salvezza. Io cerco sempre di caricare i giocatori. Tutti devono essere il valore aggiunto».
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