"Negli anni di storia del Torino una figura, tra le altre, ha visto il proprio nome diventare a tutti gli effetti un sinonimo di 'passione granata'. Questo è quello di Oberdan Ussello, ragazzo nato e cresciuto al Filadelfia.
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Oberdan Ussello, il microbo granata che trasmise il virus…
La storia del Grande Torino / Una vita sotto la Mole, una vita a Borgo Filadelfia
"Siamo nel 1940, l'Italia è sempre più convinta che la 'Seconda Grande' sarà una battaglia rapida e indolore si sbaglierà di grosso, ma non è questo il tema . Il calcio quindi per il momento non si ferma, va avanti e con esso anche il progetto di Ferruccio Novo.
"Un programma iniziato qualche anno prima, basato sulla valorizzazione del territorio. Un progetto calcistico volutamente vincolato al tessuto locale. Fu così che tra i tanti calciatori ve ne fu uno che certamente ha segnato in positivo la storia di questo club. Oberdan Ussello, appunto, residente in Borgo Filadelfia, a pochi metri dallo stadio che sarebbe diventato il Tempio degli Eroi. Cresce in granata fin da ragazzino, muove i primi passi sul manto del Fila, lo stesso prato dove farà il suo esordio da calciatore e poi ancora da allenatore.
"Oberdan avrà un ruolo chiave anche al di fuori del rettangolo verde, infatti, dopo il suo ritiro si mette subito al lavorare per il Settore Giovanile, non perde tempo e assieme a Ellena segnala al club una pedina che sarà uno dei cardini di quella mitica formazione: Romeo Menti l'ala veloce in arrivo da Firenze.
"Fu proprio lui, dopo la tragedia del 4 maggio, a condurre i giovani granata nelle ultime gare di quel campionato assegnato d'ufficio. Il suo lavoro al servizio dello stemma granata durò ancora e ancora negli anni. Divenne poi responsabile del vivaio, colui che aveva il compito di trasmettere il virus del granatismo. Sotto la sua ala passarono giocatori che scrissero una parte di storia di questo club, come Lido Vieri, Natalino Fossati e soprattutto Giorgio Ferrini.
"Un'altra piccola perla del romanzo granata: Oberdan Ussello, una vita sotto la Mole, una vita a Borgo Filadelfia.
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