di Paolo Morelli
toro
‘Ogni partita sarà speciale’
di Paolo Morelli
Questa mattina si è svolta la seduta di allenamento defatigante, hanno avuto più spazio coloro i quali non sono scesi in campo ieri: si è visto uno...
Questa mattina si è svolta la seduta di allenamento defatigante, hanno avuto più spazio coloro i quali non sono scesi in campo ieri: si è visto uno Dzemaili in grande spolvero. A riposo Corini e Rosina, che ancora non si sono ripresi dagli acciacchi di ieri. De Biasi ha concesso due battute, poco prima della conferenza di Jürgen Säumel, dove ha elogiato la prestazione dei suoi nonostante il risultato, dando risalto anche alla prestazione di Ogbonna, schierato a centrocampo. In sala stampa, si è poi presentato il neo-acquisto austriaco del Toro, che sta iniziando a capire un po’ di italiano ma si esprime ancora in inglese.AMBIENTE. Säumel è molto colpito dall’affetto dei tifosi e spiega che per lui «è una grande opportunità poter giocare in serie A in Italia». «Sono felice di giocare nel Toro – racconta –, per me qui è tutto nuovo: l’ambiente, il campionato, i compagni, il modo di giocare. Ma mi sento bene qui, devo migliorare e sento il sostegno dei tifosi. È stato abbastanza semplice inserirsi, anche grazie a De Biasi ed ai compagni». «Torino è una squadra importante, quest’estate ho parlato con Schachner e Schopp che mi hanno consigliato di venire qui». «Ho notato molte differenze nel tipo di allenamento, più fisico e più tattico. La cosa buona è che De Biasi parla molto coi giocatori, è importante».RUOLO. «Non è un problema per me giocare a sinistra o al centro – spiega – perché posso giocare senza problemi in entrambe le posizioni. Mi piace molto giocare a sinistra perché ho a fianco Corini che è un giocatore di grande esperienza, poi dall’altra parte c’è Zanetti che è molto bravo, mentre davanti a me ho Amoruso che è una sicurezza». «Se l’allenatore mi chiedesse di giocare al centro, lo farei senza problemi. Ma non cosa pensi lui, la posizione per me è indifferente».CAMPIONATO. «La differenza fondamentale è che qui in Italia, rispetto all’Austria, si gioca in maniera molto più veloce. Non hai il tempo di rifiatare», racconta Säumel. «L’Inter? Una delle squadre migliori al mondo, c’è molta differenza fisica tra noi e loro». Poi sul Chievo: «So solo che l’anno scorso era in serie B e che ha pochi tifosi, per questo spero ci siano molti più tifosi granata, così sarà come giocare in casa. È una buona squadra, ma noi dobbiamo vincere per riscattarci dalla sconfitta di ieri. Eravamo tristi, ora siamo concentrati». «E’ importante vedere che ci siano altri giocatori austriaci in questo campionato, penso possa aumentare il tasso tecnico della nostra nazionale. Spero che in futuro ce ne siano di più». «Manninger? L’ho incontrato, ma è difficile vedersi perché è sempre impegnato. Ogni tanto lo chiamo».TORO. «Siamo una buona squadra – sostiene – e quindi abbiamo molte possibilità di far bene quest’anno. Io spero di rimanere per molto anni qui e giocare in Europa col Toro». «All’Olimpico ogni partita diventa speciale. Ieri anche dopo il 3-0 i tifosi continuavano a sostenerci. Un’altra partita speciale sarà il derby». «Il mio primo gol? Alla Juventus – scherza –. Spero che non ci sia da attendere molto, ma non è importante che segni io, l’importante è che la squadra vinca». «Sento molta fiducia in me da parte dell’allenatore e della squadra. All’inizio avevo alti e bassi, ed è stato importante il sostegno di De Biasi e dei compagni. Pederzoli? Parla un ottimo inglese e mi incita sempre». Gli propongono un titolo: “Il Toro vince contro il Chievo”; e lui: «Spero proprio di si!».
Foto: Maurizio Dreosti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Questa mattina si è svolta la seduta di allenamento defatigante, hanno avuto più spazio coloro i quali non sono scesi in campo ieri: si è visto uno...
Questa mattina si è svolta la seduta di allenamento defatigante, hanno avuto più spazio coloro i quali non sono scesi in campo ieri: si è visto uno Dzemaili in grande spolvero. A riposo Corini e Rosina, che ancora non si sono ripresi dagli acciacchi di ieri. De Biasi ha concesso due battute, poco prima della conferenza di Jürgen Säumel, dove ha elogiato la prestazione dei suoi nonostante il risultato, dando risalto anche alla prestazione di Ogbonna, schierato a centrocampo. In sala stampa, si è poi presentato il neo-acquisto austriaco del Toro, che sta iniziando a capire un po’ di italiano ma si esprime ancora in inglese.AMBIENTE. Säumel è molto colpito dall’affetto dei tifosi e spiega che per lui «è una grande opportunità poter giocare in serie A in Italia». «Sono felice di giocare nel Toro – racconta –, per me qui è tutto nuovo: l’ambiente, il campionato, i compagni, il modo di giocare. Ma mi sento bene qui, devo migliorare e sento il sostegno dei tifosi. È stato abbastanza semplice inserirsi, anche grazie a De Biasi ed ai compagni». «Torino è una squadra importante, quest’estate ho parlato con Schachner e Schopp che mi hanno consigliato di venire qui». «Ho notato molte differenze nel tipo di allenamento, più fisico e più tattico. La cosa buona è che De Biasi parla molto coi giocatori, è importante».RUOLO. «Non è un problema per me giocare a sinistra o al centro – spiega – perché posso giocare senza problemi in entrambe le posizioni. Mi piace molto giocare a sinistra perché ho a fianco Corini che è un giocatore di grande esperienza, poi dall’altra parte c’è Zanetti che è molto bravo, mentre davanti a me ho Amoruso che è una sicurezza». «Se l’allenatore mi chiedesse di giocare al centro, lo farei senza problemi. Ma non cosa pensi lui, la posizione per me è indifferente».CAMPIONATO. «La differenza fondamentale è che qui in Italia, rispetto all’Austria, si gioca in maniera molto più veloce. Non hai il tempo di rifiatare», racconta Säumel. «L’Inter? Una delle squadre migliori al mondo, c’è molta differenza fisica tra noi e loro». Poi sul Chievo: «So solo che l’anno scorso era in serie B e che ha pochi tifosi, per questo spero ci siano molti più tifosi granata, così sarà come giocare in casa. È una buona squadra, ma noi dobbiamo vincere per riscattarci dalla sconfitta di ieri. Eravamo tristi, ora siamo concentrati». «E’ importante vedere che ci siano altri giocatori austriaci in questo campionato, penso possa aumentare il tasso tecnico della nostra nazionale. Spero che in futuro ce ne siano di più». «Manninger? L’ho incontrato, ma è difficile vedersi perché è sempre impegnato. Ogni tanto lo chiamo».TORO. «Siamo una buona squadra – sostiene – e quindi abbiamo molte possibilità di far bene quest’anno. Io spero di rimanere per molto anni qui e giocare in Europa col Toro». «All’Olimpico ogni partita diventa speciale. Ieri anche dopo il 3-0 i tifosi continuavano a sostenerci. Un’altra partita speciale sarà il derby». «Il mio primo gol? Alla Juventus – scherza –. Spero che non ci sia da attendere molto, ma non è importante che segni io, l’importante è che la squadra vinca». «Sento molta fiducia in me da parte dell’allenatore e della squadra. All’inizio avevo alti e bassi, ed è stato importante il sostegno di De Biasi e dei compagni. Pederzoli? Parla un ottimo inglese e mi incita sempre». Gli propongono un titolo: “Il Toro vince contro il Chievo”; e lui: «Spero proprio di si!».
Foto: Maurizio Dreosti
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