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Orsi, ultima chance

di Paolo Morelli

Ex portiere della Lazio anni ’80 e ‘90, Fernando Orsi è uno degli allenatori “ballerini” di quest’anno, non certo per sua volontà....

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Ex portiere della Lazio anni ’80 e ‘90, Fernando Orsi è uno degli allenatori “ballerini” di quest’anno, non certo per sua volontà. Sostituito da Camolese dopo la disfatta col Milan (Camolese del quale ci sarebbe piaciuto scrivere), è da poco ritornato sulla panchina del Livorno, con scarsi risultati.Un modulo molto prudente quello che – con molte probabilità – utilizzerà il tecnico romano domenica contro il Toro. Anche se il Livorno deve per forza tentare il tutto per tutto, la squalifica di sei giocatori creerà non pochi problemi a Nando Orsi. Un 3-5-2 che è un realtà un 3-5-1-1, con le due ali sulle fasce pronte a salire in attacco per trasformarlo in un attacco a quattro. Tavano, bomber ritrovato, farà sicuramente da punto di riferimento in attacco, anche se le quotazioni di Rossini sono in netta risalita. Orsi predilige quindi il centrocampo folto alla difesa rassicurante, un centrocampo che però scarseggia di individualità a causa – ripetiamo – della super squalifica subita dai toscani.La carriera da allenatore è per ora molto breve, poiché comincia solamente nel 2002, nonostante con il calcio giocato smetta nel ’98. Inizia con due esperienze da vice allenatore, prima nella sua Lazio, dal 2002 al 2004, e poi all’Inter, dal 2004 al 2007. A settembre 2007 è assunto, per il suo primo incarico da mister vero e proprio, alla guida del Livorno, con il compito di cercare una salvezza. Risultati poco entusiasmanti fanno sì che Spinelli lo esoneri dopo sette giornate, il 9 ottobre, quando la squadra aveva guadagnato la miseria di due soli punti. La “cura Camolese” ha funzionato per un po’, finché, quando sembrava che gli amaranto si potessero salvare, si è inceppata. Scivolato di nuovo all’ultimo posto, il Livorno ha visto esonerare anche quest’ultimo allenatore, per vedere ritornare proprio Fernando Orsi.Anche un pareggio condannerebbe i toscani alla retrocessione, è facile quindi pensare come il tecnico amaranto voglia tentare il tutto per tutto. La squalifica di sei giocatori peserà non poco sulle scelte tattiche, che saranno sempre più obbligate, ma è bene non sottovalutare questo avversario. Il Toro non può permettersi di giocare con leggerezza, come il Livorno.