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Padova all’attacco. Senza Vantaggiato

Di Nardo, Vantaggiato, Rabito, Soncin, Gasparetto: l'attacco del Padova, sulla carta, ha poco da invidiare a quello di qualsiasi formazione di Serie B, Torino compreso (e Bianchi escluso). Eppure, solo Modena e Piacenza hanno...

Redazione Toro News

Di Nardo, Vantaggiato, Rabito, Soncin, Gasparetto: l'attacco del Padova, sulla carta, ha poco da invidiare a quello di qualsiasi formazione di Serie B, Torino compreso (e Bianchi escluso). Eppure, solo Modena e Piacenza hanno fatto peggio della formazione veneta, in quanto a realizzazioni (29 finora, solo tre in meno della formazione di Colantuono in realtà), e le punte hanno messo in rete la palla solo dieci volte. Non è bastato l'acquisto di Vantaggiato, proveniente proprio dal granata via Parma, che finora in realtà ha piuttosto deluso: tre apparizioni senza squilli.Ma il Padova è una squadra che si sta ancora formando, dopo il cambio in panchina di due settimane fa. Esonerato Walter Sabatini, per il rammarico del fratello direttore sportivo al Palermo che pure è sulla graticola, la guida tecnica è stata affidata a Nello Di Costanzo. Il nuovo allenatore (che sulla carta d'identità, di nome, fa Cuono) è uno dei volti meno noti e maggiormente sottovalutati della cadetteria. Ha fatto la gavetta, e pure lunga, con risultati assolutamente eccellenti, partendo dalla prima categoria del napoletano fino alle positive esperienze in B con Messina ed Ascoli. Rimasto inspiegabilmente fermo per un anno, ora ha il compito di risollevare un Padova partito come sorpresa del campionato e ora sprofondato al penultimo posto, in piena zona-retrocessione.Per farlo, sta pensando seriamente ad accantonare Vantaggiato. Dopo il pareggio a reti inviolate del suo esordio a Frosinone, Di Costanzo ha puntato, ad Ancona, sulla coppia Soncin-Gasparetto, venendo ripagato da due gol firmati però da un difensore (Darmian) e un centrocampista (Bovo). La squadra è parsa però rinfrancata dalle prime mosse del tecnico, tanto da aver cullato a lungo l'idea di espugnare il “Conero”. Fuori Jidayi e lo stesso Vantaggiato, Di Costanzo punta nuovamente su Italiano e sulla nuova posizione di Patrascu, sistemato come laterale sinistro nel suo “4-4-2 offensivo” (che è poi il titolo della tesi con cui venne promosso allenatore a Coverciano, tra gli applausi). Tentando uno sgambetto al Toro e cercando di esorcizzare la paura, che è tanta, di una squadra scivolata sempre più giù.