"Ardito 7: l’ex senese, acquistato dai lodisti a metà agosto, sembrava destinato ad un ruolo di secondo piano, invece si è guadagnato subito i galloni del titolare e nessuno gli ha portato più via il posto. Tanta corsa, discrete qualità tecniche, è stato uno dei più continui lungo tutti e tre mesi e mezzo del girone d’andata. Utile anche in prospettiva di serie A.
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Pagellone di fine anno (2° parte)
Proseguiamo la nostra analisi di fine anno, dando i voti ai centrocampisti. Domani l’ultima puntata dedicata al reparto d’attacco.
Ardito 7: l’ex senese, acquistato dai lodisti a...
"Edusei 6: il ghanese compone con Ardito la coppia centrale. L’ex sampdoriano ha più quantità che qualità, dimostra sempre grande generosità, ma soprattutto nelle partite interne, quando il Toro deve imporre il suo gioco, denuncia limiti tecnici e di personalità che gli impediscono di essere un vero leader. Rivedibile.
"Gentile 6: ha avuto ben poche occasioni, eppure il ragazzo che ad Arezzo aveva messo in mostra bellissime cose ha buoni numeri. Suo lo splendido assist che ha regalato a Fantini il gol vittoria a Cremona. Manca forse di un pizzico di cattiveria agonistica per riuscire a guadagnarsi la stima di De Biasi.
"Longo 6,5: l’ex romanista è partito in sordina, ha guadagnato posizioni nel corso della stagione, fino a guadagnarsi i galloni del titolare al fianco di Ardito. Non è veloce, ma è un metronomo che vede bene il gioco e distribuisce la palla con sagacia. Ed è dotato di una bella castagna, anche se cerca troppo poco la conclusione da fuori. Gran gol (anche se inutile) a Rimini, tornerà buono nel girone di ritorno.
"Music 5,5: A Como sembrava destinato a una carriera importante, ma il bosniaco si è spento rapidamente. Anche al Toro è successo lo stesso, dopo un avvio sprint nelle prime gare. De Biasi ha provato a reinventarlo terzino sinistro, quando Balestri era squalificato, in questo ruolo ha fatto vedere qualcosa di più, ma resta una soluzione estemporanea.
"Rosina 7: è il ragazzo che accendere la luce, che regala sprazzi di classe, che ha dribbling, fantasia e imprevedibilità. Nei primi due mesi ha fatto la differenza spesso e volentieri, poi il trattamento “speciale” che gli riservano i difensori avversari, le fatiche delle tante trasferte con la Under 21 e un certo appannamento lo hanno fatto scendere di qualche gradino. Ma lui è sicuramente uno di quelli che ci saranno anche nel Toro del futuro. Con orizzonti di nazionale maggiore.
"Vailatti 5,5: nelle prime partite aveva avuto un certo spazio, pur partendo raramente da titolare, poi si è involuto, ci sono stati alcuni screzi con De Biasi (speriamo definitivamente cancellati) e nelle ultime settimane Ricky ha dovuto accontentarsi delle briciole. Ma è un giovane di talento che va assolutamente recuperato. Potrebbe essere una delle rivelazioni della seconda parte di stagione.
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