Palermo-Torino 1-3, le pagelle: Immobile di un altro pianeta. È un Padelli ritrovato

"ZAPPACOSTA 6: si fa vedere spesso e volentieri sull’out di destra, in cui fa valere la sua “gamba”, spingendo con continuità. Per quanto riguarda l’abilità sui cross, ci sono però margini di miglioramento. Esce per un acciacco (67’ SILVA 6: tiene la posizione nel finale, quando la vita è resa più facile da un Palermo ormai abbondantemente "cotto". Regala un paio di errori, ma anche qualche giocata interessante)

"BENASSI 6.5: prosegue sulla scia positiva delle ultime prestazioni. Corre, si smarca, si propone senza soluzione di continuità. In avvio di ripresa manca un’occasione gigante in ripartenza, poi riprova di sinistro: è solo il baby portiere Alastra a frapporsi tra lui e il goal.

"VIVES 6: parte male, saltato secco da Vazquez e autore di qualche errore banale in disimpegno. Poi si riprende, con qualche buon intervento difensivo in area di rigore. Gioca in verticale, sulla corsa dei compagni, e questo rende il Torino meno prevedibile. Nella ripresa, però, arretra e si colloca in posizione troppo bassa: il Toro, che rischia di vedere la partita riaprirsi, ne risente un po’. Ma ci mette sempre attenzione.

"BASELLI 6: suo il cross che arma la testa di Immobile per la prima occasione Toro. La sua partita però non è entusiasmante: crea pochino e per quanto riguarda la fase offensiva, sembra ancora un po' timido. Ma corre, lotta, non tira indietro la gamba e non perde lucidità. Per questo, merita la sufficienza.

"PERES 6: nel primo tempo c’è tutto Bruno Peres. Dopo due minuti si perde male Morganella, che può produrre il cross vincente per Gilardino. Poi si beve Hiljemark nell’uno contro uno e sfodera il traversone che Gonzalez è costretto a deviare alla disperata per anticipare Immobile. Il giocatore è questo, nel bene e nel male: ormai lo conosciamo… (58’ MOLINARO 6: Ventura vuole maggiore copertura da lui: lo ripaga piazzando qualche chiusura importante. Propositivo dalle parti dell'area di rigore, ma come altre volte succede sbaglia quando si tratta di fare la giocata decisiva).

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