Terzo pareggio su tre partite e terzo punto in più rispetto allo scorso anno.Questo pareggio però lascia l’amaro in bocca per le tante, troppe occasioni sprecate nel secondo tempo contro una difesa del Palermo che era in palese difficoltà.
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Palermo-Torino Occasione sprecata
Si è visto il possesso palla che vuole Novellino, la squadra senza alcun timore reverenziale ha condotto il gioco sul campo del Palermo, un possesso di palla molto sornione con accelerazioni improvvise, gli interpreti sono diversi ma sembra di assistere alle partite del Brasile degli ultimi trenta anni dello scorso secolo.
La partenza però non è stata delle migliori, un errore in disimpegno di Zanetti e una chiusura non perfetta di Comotto hanno permesso a Simplicio di battere Sereni.Dopo questo svarione la difesa ha giocato una partita pressoché perfetta: Sereni attento e pronto in ogni occasione; Comotto ha ingaggiato e vinto un buon duello contro Cavani; Natali è ritornato quello di Udine, dopo le prime partite sottotono; al suo fianco Dellafiore il quale è dotato di una discreta velocità e agilità che era quello che mancava centralmente, l'ex palermitano ha destato un ottima impressione non concedendo nulla nè ad Amauri e nè a Miccoli e per finire Lanna è apparso molto più reattivo e ha fornito sempre buone chiusure in diagonale.Una cosa da migliorare è l’apporto dei laterali in fase di attacco, soprattutto nel secondo tempo ci sono state più di una occasione dove il giocatore granata in possesso di palla non ha potuto scaricare sull’esterno vista l’assenza dei laterali.
In mezzo al campo Corini è sempre più padrone della squadra, il primo tempo è stato pressoché perfetto, solo nella ripresa è calato un attimino, compensato però dalla crescita di Grella, unica nota negativa la partita di Zanetti che non è mai riuscito a esprimersi sui livelli che aveva fatto intravedere in ritiro a Malles, Barone copre ed è sempre pronto a far ripartire l’azione sia personalmente che proponendosi per il tiro.
La R2 soprattutto nella ripresa ha creato il panico nella retroguardia palermitana, da manuale l’azione del pareggio, come da manuale alcune accelerazioni di Rosinaldo e soprattutto le aperture di Recoba, mai semplici e sempre precise, purtroppo non sono state da manuale le altre conclusioni a rete. Rosina ha affrettato troppo il tiro in un contropiede che ci vedeva in superiorità numerica e Recoba ha sprecato malamente le punizioni calciate con traiettorie non da lui.
Per concludere la partita di Bjelanovic, che anche oggi ha avuto l’occasione del match point e purtroppo anche oggi l’ha fallita, ma la sua è stata comunque una buona gara infatti meritavano maggior fortuna la conclusione del primo tempo deviata dal tacco di Zaccardo e il tiro da fuori area nella ripresa dopo essersi liberato bene della marcatura di Rinaudo, al di là di questo ha fornito l’ennesima prestazione generosa e tatticamente perfetta sia in fase di possesso che di non possesso palla.
Concludendo la squadra è in crescita, la cifra tecnica non è neanche paragonabile a quelle che abbiamo visto o meglio abbiamo dovuto sopportare negli ultimi dieci anni abbondanti, il mio parere è che se riusciremo a rendere più efficace il buon possesso palla e concretizzare meglio le occasioni che creiamo ci prenderemo in poco tempo delle soddisfazioni enormi.Ora bisognerebbe vincere almeno una delle due partite che ci aspettano prima del derby per giungere alla stracittadina col morale alto e la possibilità di sorpasso sui cugini che oggi hanno perso, il che non guasta.
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