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Paolo Aghemo: ”L’errore di Cerci? Non cambia il giudizio su di lui”

Esclusiva TN, il giornalista di Sky Sport: "In attacco Zaza sarebbe l'identikit ideale'"

Roberto Maccario

"Per fare un bilancio finale sul campionato del Torino abbiamo contattato Paolo Aghemo, giornalista di Sky Sport che spesso nelle ultime stagioni ha seguito le vicende dei granata.

"Ciao Paolo, un tuo personalissimo commento sulla stagione appena conclusa?E' stata una stagione straordinaria per il Torino. A livello tecnico la squadra ha mostrato dei miglioramenti enormi dal punto di vista della qualità di gioco e della compattezza, e il merito di tutto ciò va senza dubbio dato a Ventura. Anche i risultati sono stati ottimi, con il record di punti in classifica. La squadra è arrivata a undici metri dal trionfo finale, ma credo che l'Europa League sia sfumata dopo il pareggio interno con il Parma, in cui i granata hanno fallito il match ball definitivo. Resta comunque un grande campionato che ha riportato il Torino in alto, ai suoi livelli storici.

"Nonostante il decisivo errore dal dischetto, domenica Alessio Cerci, con una grande prova e un assist vincente per Larrondo, ha dimostrato ancora una volta di meritarsi il mondale brasiliano, non credi?Senza dubbio: ha disputato una grande stagione, segnando tanto (13 gol) e facendo anche molti assist. E' un elemento importante per la squadra, che è migliorato enormemente anche dal punto di vista tattico, uno che sa sacrificarsi per i compagni e che per questo è stimato molto da Prandelli. Dispiace per lui a causa del rigore che poteva valere la storia, ma nel calcio succede e di certo questo non modifica il giudizio sul suo campionato.

"Non essere andato in Europa League per il Torino è un male o, addirittura, come molti pensano, potrebbe rivelarsi un bene vista la rosa forse non all'altezza e i tanti impegni che si sarebbero accumulati?Credo che queste siano più che altro considerazioni da Bar Sport. La società voleva andare in Europa League, e lo testimoniano le lacrime di Cerci e la delusione di Ventura a fine partita. La qualificazione avrebbe rappresentato il giusto premio per una stagione favolosa, il raggiungimento di un traguardo importante. Penso che in caso di conquista dell'Europa la società si sarebbe cautelata con un progetto adeguato, allestendo una rosa competitiva, ovviamente tenendo sempre un occhio sul campionato.

"Cosa bisogna fare per far sì che una stagione come questa non rimanga qualcosa di irripetibile?Innanzitutto ripartire dallo zoccolo duro. A inizio stagione dissi che Darmian avrebbe guadagnato la Nazionale e che si sarebbe rivelato più determinante di D'Ambrosio e molti mi presero per pazzo. Ecco: è necessario ricominciare da giocatori come lui, Maksimovic (che verrà confermato), Glik e Moretti in difesa. Anche Vesovic, nonostante il gioco di Ventura sia difficile da assimilare per uno nuovo, può diventare una pedina importante. In porta poi Padelli ha disputato un torneo eccezionale nonostante i dubbi della vigilia, mentre a centrocampo occorrerà qualche innesto per far rifiatare alcuni elementi molto utilizzati come Vives, che ha giocato un grande torneo ma che non è detto si ripeta.

"E in attacco?E' inutile girarci intorno: il vero problema per il prossimo mercato saranno Cerci e Immobile, i due giocatori che hanno fatto e fanno la differenza. L'ex attaccante del Genoa, con ogni probabilità, non giocherà più nel Torino il prossimo anno, mentre la permanenza di Cerci non è affatto una chimera. Sarebbe importante per il Toro che almeno uno dei due rimanesse, anche se poi magari i sostituti faranno altrettanto bene: anche nell'ultima sessione estiva ci si disperò per gli addii di Bianchi e Ogbonna, che invece vennero rimpiazzati alla grandissima.

"Quale attaccante vedresti bene nel reparto offensivo granata? Chi credi possa inserirsi meglio nel gruppo e adattarsi al modulo di Ventura?Ripetere l'annata di Immobile sarà quasi impossibile, ma se devo fare un nome dico Zaza, una punta di movimento che lo ricorda per alcune caratteristiche. Potrebbe poi arrivare qualche sorpresa dal Sudamerica, dove il Torino si sta muovendo bene da due anni a questa parte e dove potrebbe nascondersi la tipologia giusta di giocatore.