Blob tra il serio e il faceto di una settiman di chiacchiere calcistiche.
toro
Paparesta, anzi no
Blob tra il serio e il faceto di una settiman di chiacchiere calcistiche.
Ve lo ricordate Paparesta? L'arbitro chiuso a chiave nello spogliatoio da Moggi dopo un Reggina-Juventus finito 2-1 per i...
Ve lo ricordate Paparesta? L'arbitro chiuso a chiave nello spogliatoio da Moggi dopo un Reggina-Juventus finito 2-1 per i calabresi. Finito anche lui nella bufera di Calciopoli, aveva patteggiato due mesi di squalifica a partire da giugno scorso, dopo avere collaborato con la giustizia durante l'inchiesta di Calciopoli. Paparesta, l'unico arbitro assolto dalla Corte dei Conti che un mese fa ha chiesto 120 milioni di euro di danni ad arbitri ed ex arbitri rimasti coinvolti nell'inchiesta (ora sono 18) per «avere arrecato danni all'immagine della Pubblica Amministrazione». Secondo il legale dell'ex fischietto barese, è strano che alcuni altri direttori di gara rinviati a giudizio con Moggi arbitrino ancora (Dondarini e Rocchi, ad esempio) e Paparesta, l'unico ad avere collaborato, no. A proposito di Moggi, ieri è stato rinviato a giudizio, di nuovo. Questa volta per avere diffamato l'Inter nel 2006: aveva accusato Facchetti di aver firmato fidejussioni false a favore della Reggina, nonché di strane cene avvenute tra l'ex dirigente interista e l'ex designatore Bergamo. Povero Moggi, ce l'hanno tutti con lui. O lui ce l'ha con tutti. Delle due, l'una.Ma torniamo a Paparesta, che ha più volte chiesto di essere reintegrato appellandosi al Tar del Lazio, che aveva chiesto chiarimenti sui motivi dell'esclusione, accogliendo il suo ricorso. «Ho collaborato con la giustizia, non me l'hanno mai perdonato» sostiene Paparesta. Il Consiglio di Stato, in seguito, gli ha dato ragione. Ma l'ex arbitro se la prende anche con Collina, che prima aveva espresso pareri positivi sul suo operato, ora invece non proferisce parola. Che il povero Paparesta sia stato vittima di un complotto ci pare difficile, ma le decisioni prese nei suoi confronti (e non anche nei confronti di altri) possono lasciare un po' perplessi, questo sì. Spiegava l'avvocato Pellegrino, legale dell'ex arbitro, il 10 gennaio: «Siamo sorpresi delle dichiarazioni del presidente Gussoni che con riferimento trasparente alla decisione del Tar e alla diffida all'Aia ad eseguire la decisione del giudice, addebita paradossalmente a decisioni dei tribunali e intimazioni degli avvocati la minaccia di un ritorno di Calciopoli». Nonostante la diffida del Tribunale, l'Aia ha comunque lasciato fuori Paparesta. La motivazione? «Non arbitrava da quasi un anno e mezzo».
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Ve lo ricordate Paparesta? L'arbitro chiuso a chiave nello spogliatoio da Moggi dopo un Reggina-Juventus finito 2-1 per i...
Ve lo ricordate Paparesta? L'arbitro chiuso a chiave nello spogliatoio da Moggi dopo un Reggina-Juventus finito 2-1 per i calabresi. Finito anche lui nella bufera di Calciopoli, aveva patteggiato due mesi di squalifica a partire da giugno scorso, dopo avere collaborato con la giustizia durante l'inchiesta di Calciopoli. Paparesta, l'unico arbitro assolto dalla Corte dei Conti che un mese fa ha chiesto 120 milioni di euro di danni ad arbitri ed ex arbitri rimasti coinvolti nell'inchiesta (ora sono 18) per «avere arrecato danni all'immagine della Pubblica Amministrazione». Secondo il legale dell'ex fischietto barese, è strano che alcuni altri direttori di gara rinviati a giudizio con Moggi arbitrino ancora (Dondarini e Rocchi, ad esempio) e Paparesta, l'unico ad avere collaborato, no. A proposito di Moggi, ieri è stato rinviato a giudizio, di nuovo. Questa volta per avere diffamato l'Inter nel 2006: aveva accusato Facchetti di aver firmato fidejussioni false a favore della Reggina, nonché di strane cene avvenute tra l'ex dirigente interista e l'ex designatore Bergamo. Povero Moggi, ce l'hanno tutti con lui. O lui ce l'ha con tutti. Delle due, l'una.Ma torniamo a Paparesta, che ha più volte chiesto di essere reintegrato appellandosi al Tar del Lazio, che aveva chiesto chiarimenti sui motivi dell'esclusione, accogliendo il suo ricorso. «Ho collaborato con la giustizia, non me l'hanno mai perdonato» sostiene Paparesta. Il Consiglio di Stato, in seguito, gli ha dato ragione. Ma l'ex arbitro se la prende anche con Collina, che prima aveva espresso pareri positivi sul suo operato, ora invece non proferisce parola. Che il povero Paparesta sia stato vittima di un complotto ci pare difficile, ma le decisioni prese nei suoi confronti (e non anche nei confronti di altri) possono lasciare un po' perplessi, questo sì. Spiegava l'avvocato Pellegrino, legale dell'ex arbitro, il 10 gennaio: «Siamo sorpresi delle dichiarazioni del presidente Gussoni che con riferimento trasparente alla decisione del Tar e alla diffida all'Aia ad eseguire la decisione del giudice, addebita paradossalmente a decisioni dei tribunali e intimazioni degli avvocati la minaccia di un ritorno di Calciopoli». Nonostante la diffida del Tribunale, l'Aia ha comunque lasciato fuori Paparesta. La motivazione? «Non arbitrava da quasi un anno e mezzo».
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