di Fabiola Luciani
toro
Pensiamo al Toro… per ora
di Fabiola Luciani
Lo premetto, non so assolutamente nulla, anzi un fico secco, visto che siamo già al nuovo anno.
Sono sfortunata, non conosco nessuno dei fantomatici e fantastici personaggi...
"Per quanto mi riguarda, non so nulla di finanza altrimenti non avrei fatto vendere casa dei miei proprio il giorno prima dell'ingresso nell'euro e non avrei nemmeno investito i soldini del nonno prima del crollo della borsa. Per me la “diligence” veniva usata nel lontano Far West, il “broker” è uno “scassamarroni” di origine straniera e il “leaseback” è una tizia che si è rifatta la schiena.Troppo pessimista o troppo smielata come alcuni scrivono, ma non importa, io sogno di vedere però un Toro costantemente ad altissimi livelli chiunque lo diriga e che riesca a vincere qualcosa di importante cominciando anche dalla Coppa Italia. Non disdegnerei affatto che campioni invidiati scendessero indossando la sacra maglia granata sul terreno di gioco dell'Olimpico o meglio ancora nel nuovo Fila, ma mi provoca l'orticaria l'idea che poi a goderseli siano tifosi che si ricordano di essere tali solo con il Real Madrid e l’Ajax, o per seguire l’allenamento alla Sisport e per pontificare attraverso forum, commenti e internet scrivendo rigorosamente in maiuscolo per manifestare il proprio sdegno, nonché insultare chi non la pensa come loro.Sono però sicura di una cosa, sono del Toro nell'accezione metafisica che questo può comportare e soprattutto nell'impegno fideistico che ci distingue dalla barbarie e dalla disonestà sportiva, costituita dall'essere tifosi di altre realtà. Non mi sento una frustrata perché ho vinto poco o nulla, anche perché altrimenti avrei scelto altre mete e avrei tifato per altre squadre, ma mi rode assai quando vedo che invece c'è la possibilità di farlo, ma la cosa sfugge via per mille fattori. Oddio, sono altresì convinta che nel momento in cui necessitiamo di un piccolo aiuto sovrannaturale che ci permetta di volgere quel poco che basta il corso della Storia a nostro favore, il Signore lassù si ricorda che nonostante tutti gli sforzi non riusciamo proprio ad amare e perdonare i nostri cugini privi di onestà sportiva e condannati per illeciti sportivi, senza porgergli l’altra guancia, come ci raccomanda Lui e questo secondo me lo fa molto inca…volare, sigh!!Eppure non dico mai gatto se non ce l'ho nel sacco, non faccio nemmeno i conti senza l'oste, anche perché onestamente non conosco i prezzi, ahimè. Soprattutto non avrei mai immaginato che il mestiere di tifosa titolare di una rubrica granata diventasse talmente complicato da prevedere una laurea con lode in economia e commercio, il master all’estero da tour operator, esperienza approfondita nella socializzazione, specializzazione in speakeraggio e traduzione tra le righe dei miei scritti, almeno un biennio di campeggio in tenda con appartenenti strisciati dell’altra sponda del Po, uno stage presso qualche guru o santone, una seconda laurea in legge per evitare eventuali diffide, il progetto Erasmus da effettuarsi rigorosamente in Oriente in una fabbrica di fuochi d'artificio e il corso di difesa personale da commenti avversi … oltre a una grande capacità di poter trattenere la pipì.Però adoro questa maglia e ne vado orgogliosa sempre. Amo scrivere a modo mio sul Toro, nonostante tutto. Mi piace andare allo stadio quando posso senza se e senza ma, per vedere gli amici e il Toro, con poco interesse se il campione di turno ha baciato la maglia una trentina di volte, perché il mio unico desiderio è che quella maglia granata sia dannatamente sudata e senza tracce di rimmel, fard, extension o hennè.Ma immagino sia il progresso.E ora sto alla finestra, quando avete finito di litigare, fatemi un fischio. Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.
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