di Valentino Della Casa“Aiutiamo Lerda”. È questa linea che la società ha deciso di intraprendere, per cercare di salvaguardare un progetto iniziato quest’estate ma che rischia di naufragare così come rischia il Toro di non raggiungere la promozione. Come si è capito, la fiducia nei confronti del tecnico è praticamente a tempo, e l’allenatore dovrà soprattutto dare (con l’aiuto della dirigenza, come detto sopra) quella sferzata soprattutto dal punto di vista caratteriale.Già, perché a livello puramente tattico, a Torino sono convinti di avere un buon allenatore: preparato, con idee e in grado di far allenare bene la squadra (relativamente pochi, infatti, gli infortuni dovuti alla preparazione). È dal punto di vista del carattere, però, che il mister ha a volte lasciato a desiderare. Con lo spogliatoio il rapporto è comunque buono, ma manca quella carica che (senza voler rimpiangere nessuno) era propria del Torino dell’anno scorso. Questo per il carattere difficile proprio del mister, sul quale la dirigenza vorrà intervenire, aiutandolo a migliorare, a smussare qualche angolo, a trovare insomma insieme la quadratura del cerchio, affinchè il Toro possa riprendere il più in fretta possibile la marcia verso quanto meno i Play Off.Una, massimo (ma proprio massimo) due partite ancora a disposizione. Se Lerda non convincerà, o non avrà dato segno di fare anche lui qualche passo indietro, per il bene della squadra (riconquistandola, magari anche dialogando di più con i giocatori e mostrando più la carota che il bastone), allora il cambio sarà inevitabile. E questa volta, probabilmente, tutto sommato giusto.
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Più colloqui con la squadra e maggiore umiltà
di Valentino Della Casa
“Aiutiamo Lerda”. È questa linea che la società ha deciso di intraprendere, per cercare di salvaguardare un progetto iniziato quest’estate ma che...
(Foto: M. Dreosti)
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