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”Più soldi per il cartellino e meno per gli ingaggi”

Parla Cairo: "Abbiamo sbagliato troppo. Troppi alti e bassi nonostante i giocatori importanti che abbiamo avuto. Dopo l'interregno di Papadpulo abbiamo fatto 17 punti, prima molti di meno, non siamo mai riusciti a decollare. Ora dobbiamo...

Redazione Toro News

Parla Cairo: "Abbiamo sbagliato troppo. Troppi alti e bassi nonostante i giocatori importanti che abbiamo avuto. Dopo l'interregno di Papadpulo abbiamo fatto 17 punti, prima molti di meno, non siamo mai riusciti a decollare. Ora dobbiamo ripartire"

"Per ricominciare abbiamo deciso di puntare su Ventura. Non mi spendo in complimenti, ne ha già avuti molti da persone ben più titolate di me. Ventura lo conoscete decisamente bene tutti. E' il primo atto di una stagione in cui non facciamo tanti proclami. Ovvio che abbiamo l'obiettivo di salire, sarebbe impossibile nasconderci dopo due anni clamorosi in B".

"Per quanto riguarda il passato non mi soffermo oltre. Della stagione travagliata ho già detto prima, e non ho nulla da aggiungere".

"I giocatori hanno avuto molte colpe. Io mi assumo le mie responsabilità anche più di quello che devo. La partita con il Piacenza è stata un esempio clamoroso di questo e molti giocatori si sono impegnati meno di quello che dovevano. La squadra era buona, la mia frase provocatoria sul fatto che era la mia squadra più forte era forse di troppo, ma era una provocazione".

"Mai avuto una singola offerta da parte di nessuno. Il Toro è stato messo in vendita il 19 di Marzo, ma non è successo nulla".

"Ripeto, le colpe non sono mai di una persona sola: non sono solo mie, non sono solo di Petrachi, solo di Lerda o dei giocatori. Tutti abbiamo sbagliato, ma adesso non voglio dare percentuali su chi ha sbagliato. Non abbiamo neanche centrato l'obiettivo minimo, per cui abbiamo sbagliato decisamente tanto. Da sei anni sono presidente, e mi accollerò gli oneri di questo risultato negativo".

Riprende la parola Cairo: "Voglio poter dare a Ventura una squadra decisamente all'altezza. Quest'anno non è vero che non ho investito nulla, magari alcuni investimenti sono venuti meno bene. Ho tirato fuori di tasca mia in questi ultimi 2 anni ben 25 milioni di euro, non mi sembrano pochi".

"Dobbiamo guardarci in faccia: senza di me il Toro sarebbe di nuovo fallito. L'anno scorso abbiamo rifiutato offerte decisamente importanti per Bianchi e Ogbonna, poi è chiaro che dobbiamo migliorare. Faccio il presidente del Toro con entusiasmo, ma non devo mica farlo a tutti i costi: continuo a dire che nessuno si è fatto avanti per comprare la società. E non ho pià voglia di buttare via soldi, con i tifosi tra l'altro scontenta".

"Diciamo che dobbiamo giocare bene: dire che il minimo sindacale sia salire in A porta solo jella e poi non vinciamo un c...! Il mio primo anno siamo andati in A perchè c'era l'obbligo di fare bene, non di vincere. Vorrei tanto che si ritornasse con quel clima, farebbe benissimo a tutti".

"Con il fratello di Bianchi sono in contatto io, non Petrachi! Le voci comparse oggi sui giornali sono false, sono cose che non stanno nè in cielo nè in terra e nessuno gli ha detto di cercarsi squadra da solo".

"Domani mi incontro con i Bianchi e vedremo cosa fare. Voglio capire se Rolando vuole andare via o vuole rimanere, voglio vederlo negli occhi. Ci vedremo insieme con Petrachi, se il loro obiettivo concilia con il nostro, perchè non può restare? Siamo all'8 Giugno, abbimao 37 giorni fino al 15 di Luglio per creare una squadra bene e piuttosto in fretta".

"Rubin tornerà, abbiamo ancora Dzemailli e Malonga a metà. Insomma, non siamo mica così male! E poi abbimao un mister che ha saputo valorizzare gente come Bonucci e Ranocchia, e quindi lui può anche essere un ottimo investimento proprio in questo senso".

"Cosa faremo per i tifosi? Non mi soffermo su questo, ma ci sarà una campagna abbonamenti particolare. Sono d'accordo con Ventura, le amichevoli infrasettimanali sono una bellissima iniziativa. Abbiamo tutto quello che serve: è un luogo comune dire che non c'è la società. Ora dobbiamo fare bene noi. Si può sempre eventualmente implementare qualcosa. Non sono contario all'arrivo di un dg, tutt'altro. Ma ci vuole tempo per trovarlo. Poi c'è un ds, che è una componente fondamentale e che però sia complementare con il dg, per cui ci vogliono i giusti equilibri".

"Gli acquisti saranno mirati. Ora gli oneri sono comunque diminuiti, certo non c'è più il paracadute ma i contratti sono meno pesanti. C'è più margine per intervenire sul cartellino che sugli ingaggi: deve essere la nostra politica".