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Prima vincere. Poi, tutto il resto

Assenti Rivalta e Ogbonna in difesa, Bianchi e Salgado in attacco, il Toro va a Bergamo ad affrontare una squadra in grandissima forma: la sconfitta di Ancona è stata più che altro figlia di un po' di...

Redazione Toro News

Assenti Rivalta e Ogbonna in difesa, Bianchi e Salgado in attacco, il Toro va a Bergamo ad affrontare una squadra in grandissima forma: la sconfitta di Ancona è stata più che altro figlia di un po' di presunzione (che ha fatto arrabbiare Emiliano Mondonico), ma l'AlbinoLeffe proveniva da cinque vittorie consecutive ed è candidata ai play-off; una formazione temibile, ancora di più dopo l'inserimento dei neo-acquisti. Insomma, stante la condizione attuale delle due squadre, non tutti respingerebbero un punto guadagnato nella trasferta odierna.Questo solo se si analizzasse la gara di oggi come slegata dal contesto in cui si trova, ossia quello del campionato; perché la realtà dice che il gruppo di Colantuono non può più perdere tempo, oltre che partite. E' stato lo stesso tecnico, al suo secondo insediamento, a porre un obiettivo: “Vincere delle partite, il maggior numero possibile. Poi, dopo averlo fatto, guardare la classifica”. Il problema del Toro è il bisogno di tempo (per amalgamare una squadra nuova) che però non c'è più. Cosa serve? Lo spirito del 2005/2006, quella formazione assemblata in tutta fretta e che pure trovò rapidamente l'unità e la coesione necessarie a fare il miracolo.E' proprio questo, l'obiettivo granata di oggi: centrare un miracolo, chiamato promozione, partendo dal centro della classifica, più vicini ai play-out che alla promozione diretta. Quest'ultima è davvero un miraggio: tredici punti prevedono il massimo dello sforzo da parte di chi insegue, ma anche un cedimento da parte di chi è in alto. I play-off sono a portata, ma bisogna vincere anche per raggiungere quelli, che comunque sono sopra, sono alcune lunghezze più in su, vanno recuperati. E' necessario iniziare a vincere, a raccogliere tre punti a giornata. Con o senza Bianchi.

(foto M.Dreosti)