Quale futuro per la panchina granata ?

"di Salvatore D'Arienzo

"Cosa sta succedendo al Toro e soprattutto quali decisioni prendere in un momento così delicato della stagione ? Dopo la sconfitta di Genova, pesante non solo nel punteggio ma anche e soprattutto a livello di classifica, l’ambiente non è più palesemente sereno, in primis, naturalmente, mister Novellino, messo in discussione più che da Cairo, che lo difende e lo conferma, da una buona parte della piazza granata che vede avvalorare la propria tesi dalla mancanza di gioco e di risultati.

"E allora come la pensano in merito gli utenti di Toro News ? E’ questo l’intento del nostro sondaggio per questa settimana, visto che proporvi di votare un migliore in campo dopo la scialba ed incolore prestazione sotto la lanterna ci sembrava alquanto fuori luogo. In particolare, ciò che vi si chiedeva era appunto di darci una vostra opinione su quello che in questi casi si pone, meritatamente o meno, come il ‘catalizzatore’ principale degli insuccessi della squadra e cioè il proprio allenatore.

"Quale migliore soluzione adottare, allora, in merito all’immediato futuro della panchina granata ? Vi abbiamo proposto una serie di alternative e tra queste quella dell’esonero immediato del tecnico originario di Montemarano è quella più gettonata. Addirittura la metà esatta dei partecipanti al sondaggio (50 %) non vorrebbe più vedere l’ex mister sampdoriano sulla panchina del Toro già dalla prossima partita e questo è un dato decisamente rilevante. D’altro canto, però, gli appassionati utenti del nostro sito sembrano dividersi, perché un buon 24 % di loro conferma la piena fiduca a Monzon e dimostra di credere ancora nel suo progetto. In questo senso, infortuni, sfortuna (senza pali e traverse il Toro lotterebbe per la Uefa) ed errori arbitrali depongono decisamente a suo favore, visto che è innegabile che questi episodi hanno condizionato in negativo l’intera stagione granata. Insomma, nonostante la più ampia fetta dei votanti voglia scaricare Novellino fin da subito, non si può non considerare un'altra porzione di utenza che, probabilmente è consapevole dei suoi errori, ma che vede in lui tutto sommato soltanto il caprio espiatorio, il facile bersaglio, lo sfortunato artefice di una stagione maledetta e confida nel suo orgoglio e nella sua esperienza per salvare il salvabile per evitare la B.