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Quando il mercato ripaga a maggio

di Edoardo Blandino

 

Era arrivato nella finestra di mercato invernale per rafforzare l’attacco, vista anche la partenza di Di Michele, ma nel Toro non era ancora riuscito a fare...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Era arrivato nella finestra di mercato invernale per rafforzare l’attacco, vista anche la partenza di Di Michele, ma nel Toro non era ancora riuscito a fare granché. Per la verità non è che avesse avuto tutte queste chance. In campo, quelle poche volte che Colantuono lo aveva schierato, era rimasto solo per pochi minuti. Mario Salgado aspettava solo di poter giocare più di qualche giro di lancetta, ma fino a sabato non ci era riuscito. Purtroppo per lui, questi mesi in granata non sono iniziati nel migliore dei modi, ma di certo non per colpa sua. Da febbraio fino ad oggi si sono susseguiti tanti episodi, grandi e piccoli, che ne hanno sempre compromesso l’inserimento in squadra. La vicenda più tragica è stata quella legata al terribile terremoto che ha colpito e sconvolto il Cile. Salgado – la cui famiglia vive ancora in patria – ha interrotto gli allenamenti e ha preso subito il primo volo disponibile per tornare a casa e cercare i suoi cari. Fortunatamente stavano tutti bene. L’attaccante, rientrato a Torino, ha poi dovuto ritrovare la forma migliore, colpito di tanto in tanto da acciacchi vari che non gli hanno permesso di allenarsi sempre con regolarità.

"Con il Gallipoli ha finalmente avuto una grande possibilità. Colantuono ha creduto in lui e lo ha mandato in campo dal primo minuto. E Salgado non ha tradito le aspettative: un gol regolare, uno annullato, un altro sfiorato e tante, tantissime belle giocate. “El Pescador” – questo il suo soprannome – ha dimostrato di essere un giocatore vero, di qualità. Petrachi sostiene che abbia fatto una carriera di gran lunga al di sotto delle sue potenzialità e Salgado sembra essere abbastanza d’accordo. La classe c’è sempre stata, quello che mancava, a volte, era la testa. Intendiamoci, non nel senso che Salgado sia uno difficile da gestire, ma nel calcio, così come nella vita, la qualità e l’abilità non bastano. A queste due caratteristiche bisogna abbinare anche ferra volontà e tanta determinazione. L’attaccante granata sembra essersene reso conto. L’approccio con i granata è stato decisamente positivo. Non resta che sperare che Salgado abbia davvero imparato la lezione.

"(Foto: M. Dreosti)