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Quanta lentezza a centrocampo

di Gianluca Sacchetto

Due settimane fa ad Ascoli era andato di scena il perfetto film da trasferta: squadra quadrata, capace di soffrire ma portare comunque a casa tre punti...

Redazione Toro News

"di Gianluca Sacchetto

"Due settimane fa ad Ascoli era andato di scena il perfetto film da trasferta: squadra quadrata, capace di soffrire ma portare comunque a casa tre punti preziosissimi per la classifica. Discorso che si ripeteva sei giorni più tardi in casa contro la Reggina, una possibile diretta concorrente. Sembrava finalmente aver trovato la mentalità adatta per la serie B il Toro di Colantuono. A Trieste, invece, il nuovo black-out. Chi ha visto la partita non ha potuto fare a meno di notare una squadra quasi svogliata, incapace di mettere in difficoltà una formazione come la Triestina, da metà classifica di B ma nulla di più, nonostante le dichiarazioni del tecnico Somma a fine gara "Abbiamo una delle migliori difese della categoria e chiaramente il miglior portiere". Nulla da eccepire se si gaurda solo alla gara di sabato, perchè il Toro davanti è stato ben poco pericoloso.

"Si è vista una lentezza disarmante nell'impostazione del gioco, contunui retropassaggi ai difensori e a Sereni, come si era già fatto notare in partite precedenti. Ma l'aspetto che ha colpito di più è la mancanza quasi assoluta di verticalizzazioni. Quando la palla arrivava al centrocampo si contavano una marea di passaggi orizzontali, nel tentativo di allergare il gioco sulla fasce. Con una lentezza tale da permettere ai giocatori della Triestina di rientrare dietro la linea della palla in modo semplicissimo. In questo modo diventa davvero difficile rendersi pericolosi in avanti.

"E anche un bomber come Bianchi lasciato al suo destino può fare molto poco. Se a ciò si aggiunge l'immediato vantaggio con conseguente chiusura nella propria metà campo dei biancorossi il quadro si completa. Contro il Lecce serve un'immediata inversione di marcia.

"(Foto: M. Dreosti)