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Questioni di ‘immagine’

di Paolo Morelli

Le manie di protagonismo di Fabio Cannavaro rischiano di fargli fare qualche scivolone di troppo. Fuori dal campo però. L'ex pallone d'oro e campione del mondo ora mette...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Le manie di protagonismo di Fabio Cannavaro rischiano di fargli fare qualche scivolone di troppo. Fuori dal campo però. L'ex pallone d'oro e campione del mondo ora mette becco anche nel cinema, dichiarando di sperare nella vittoria di 'Gomorra' agli Oscar, ma che il film «non gioverà all'immagine dell'Italia». Ieri ha spiegato: «Ancora oggi un mio compagno di squadra mi ha detto: "Italiano? Mafioso". Facile che un problema locale venga generalizzato». Vogliamo rassicurare Cannavaro. Il luogo comune dell'italiano "mafioso" esiste più o meno dagli anni '20. Ovvero da quando la mafia all'estero ci andò per davvero e, a cominciare dall'America, diffuse questo triste stereotipo in tutto il mondo. Citiamo - e citiamo solamente - il film 'Il Padrino'. Nascondere le cose poi, non è certo la soluzione migliore. E Cannavaro dovrebbe saperlo, visto che nel 2005 ha fondato un'associazione con Ciro Ferrara per combattere il degrado di Napoli. Il 22 dicembre scorso, oltretutto, i due erano presenti all'inaugurazione di un centro sportivo a Scampìa, uno dei quartieri più socialmente degradati di Napoli.L'altra gaffe riguarda i matrimoni gay, legali in Spagna. Si dichiara favorevole alle scelte di Zapatero, poi però inciampa: «I matrimoni gay? Su quello forse, sono più italiano». A questo vogliamo sommare altre frasi, dette da lui, che non c'entrano nulla. Su Ibrahimovic: «Per ora, se vuole vedere il Pallone d'Oro, deve venire a vederlo a casa mia» (il Giornale, 6 gennaio 2009). Sul Pallone d'Oro a Cristiano Ronaldo: «Meritatissimo, ma all'Europeo era bollito» (La Stampa, 3 dicembre 2008). Su Messi, dopo Real-Barcellona 0-2: «Un cascatore, altro che Maradona» (la Repubblica, 20 dicembre 2008). Cannavaro si preoccupa dell'immagine che dà 'Gomorra' dell'Italia, ma, proprio per "l'immagine italiana", e proprio perché è il capitano della Nazionale italiana, non sarebbe più opportuno preoccuparsi di ciò che dice lui?La notizia divertente - segnalata da Oliviero Beha al Tg3 di domenica scorsa - riguarda l'attaccante del Catania Gianvito Plasmati. Ve lo ricordate? Sì, proprio quello che decise di distrarre Sereni improvvisando uno 'strip' fuori programma prima del gol di Mascara in Catania-Torino. Il sindaco di Matera, comune del quale il giocatore è originario, ha deciso di premiarlo come «valido rappresentante sportivo della città». La nota prosegue dicendo che «Plasmati rinverdisce i fasti di tanti calciatori materani che hanno calcato i campi di serie A, gli rivolgiamo i nostri sinceri complimenti, in quanto oggi contribuisce a veicolare il nome di Matera nel settore più popolare dello sport nazionale». E vedendo la performance di Plasmati in Catania-Torino, ci viene il dubbio su come, ma soprattutto dove, venga veicolato il nome di Matera nello sport nazionale. Il bello di tutto ciò è che il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico è tifoso del Toro.

Foto: calcioblog.it