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Rampanti: “I gol dei difensori stimolino gli attaccanti. Grande segnale dai tifosi”

Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza Torino-Empoli 3-0: "L'attaccante deve essere egoista, se non segna..."

Lorenzo Bonansea

"Torna l’appuntamento con Serino Rampanti: in “Parola al Mister” affrontiamo insieme all’ex allenatore del Torino i temi più importanti del momento granata, tra l’ultima partita in casa contro l'Empoli e la prossima trasferta di Roma contro la Lazio. Come sempre, una chiacchierata colma di spunti interessanti.

"Serino, ieri a Milano un ragazzo è morto in seguito a degli scontri post Inter-Napoli.

"Il calcio in sè è bellissimo, il contorno purtroppo è messo male. Parlo del ragazzo che è morto, parlo dei cori razzisti contro Koulibaly, credo che chi di dovere dovrà prendere provvedimenti. Per anni si è tanto parlato, ma poi chi deve agire e non agisce. Comincerei ad obbligare chi ha la proprietà degli stadi a fare come fanno in Inghilterra. Lì hanno fatto così, con delle vere e proprie gabbie all'interno degli stadi. Non è possibile che per colpa di pochi devono pagare tutti. Chi ama il calcio non si comporta così, c'è questa minoranza che cerca di rovinare il calcio. L'arbitro ieri sera doveva interrompere il gioco e non l'ha fatto, e un giocatore forte come Koulibaly ha risentito di quella cosa innervosendosi. I tifosi deve incoraggiare la propria squadra, lasciando perdere gli altri. Staremo a vedere cosa succederà, non sono molto ottimista. Vado ogni tanto a vedere qualche partita in Inghilterra ed è un'altra cosa, respiri un'altra atmosfera.

"Veniamo al Toro: un risultato tondo, finalmente in casa.

"Due fattori positivi: un risultato rotondo, ma anche e soprattutto i gol venuti dai difensori, che hanno sbloccato la partita. E poi la conferma di Iago Falque, tutti bei gol. E quando segnano i difensori vuol dire che c'è partecipazione collettiva al gioco di squadra, questo è un altro fattore da sottolineare. La squadra ha giocato bene, contro un avversario di caratura inferiore ma quando li affronti sono tali e quali a te, solo dopo che li batti lo diventano. E ogni partita può nascondere dei pericoli.

"Il Toro è venuto fuori alla grande dal post-derby, nonostante la sconfitta patita.

"Finalmente si è giocato un derby a testa altissima, dove se non si fossero subito torti arbitrali non so come sarebbe finita. Di positivo, c'è che hai affrontato la Juve come va affrontata dopo molti anni che non accadeva. E questo uscire a testa alta ha dato ai giocatori ancora maggiore consapevolezza della loro forza, piano piano si rendono conto che se la possono giocare con tutti. Il derby è stata un'inieizione di fiducia, nonostante la sconfitta. Adesso però dopo questo risultato rotondo non deve sopraggiungere il senso di appagamento, come nel post-Samp. Ma questa volta c'è un "ma"...

"Cioè?

"L'aver segnato con i difensori stimola la voglia degli attaccanti di segnare. L'attaccante deve essere egoista, perché pensa a giocare ma anche e soprattutto a fare gol. Quando l'attaccante vede segnare gli altri e non segna lui, se è un vero attaccante "s'inc****". Non so se si giocherà con le tre punte (una cosa è l'Empoli un'altra la Lazio), ma mi aspetto dagli attaccanti più rabbia e più voglia di fare. E questo aspetto mi lascia ottimista nonostante il risultato rotondo di Empoli.

"Leggendo le statistiche di ieri sera, mi ha colpito il fatto che Belotti abbia toccato solamente due palloni all'interno dell'are avversaria, facendo tanto lavoro in altre zone. Che giudizio dai della sua prova e di quella di Zaza?

"Belotti quando riesce ad andare alla conclusione, è sempre un'occasione importante, pericolosa. E lo ha dimostrato anche nella ripresa come nel primo tempo. Poi lui è un pochino sfortunato, è la legge degli attaccanti: a volte svirgoli e va dentro, a volte colpisci bene e magari colpisci un compagno, come accaduto ieri a Zaza. Lui deve sbloccarsi in continuità, trovare gol consecutivi, e allora lì può tornare. Zaza invece deve lavorare ancora molto: deve mantenere più palloni, partecipare di più alla manovra, venire incontro... Insomma deve ancora fare tante cose, e poi se arrivasse anche qualche gol non sarebbe male. Deve dare un senso al suo arrivo al Toro, ancora non lo ha dato purtroppo. Speriamo.

http://www.toronews.net/toro/toro-chi-gioca-contro-la-lazio-si-torna-al-3-5-2-da-valutare-sirigu-djidji-e-ichazo/

"Chi si conferma sempre e comunque è Iago Falque.

"Qualche settimana fa dissi che da mezz'ala lui è un buon giocatore, da esterno invece è un ottimo calciatore. Su Iago non ci sono dubbi, è quello che da quando è arrivato ha sempre dato continuità. Peccato per l'infortunio di quest'anno perché secondo me avremmo qualche punto in più. Come avremmo qualche punto in più senza quelle disavventure arbitrali. Non bisogna mai dimenticare che quando si è tentato di arrampicarsi in alto, il Torino ha subito pestoni sulle mani non indifferenti. Più volte è successo. Speriamo che adesso non ci siano più intoppi di questo genere.

"La rivincita dei difensori, dicevamo. Nkoulou, però, non fa nemmeno più notizia.

"Solamente contro il Parma non era stato sufficiente. Ma da quella partita lui e Izzo stanno mantenendo un rendimento altissimo, ma dobbiamo sempre dirlo sottovoce, guai a fermarsi. La partita contro il Parma conferma questa mia tesi. De Silvestri invece ha rifiatato e adesso rende, è in un momento top e contro la Lazio sarà una partita particolare per lui in quanto è la squadra che lo ha cresciuto da ragazzo. Mi aspetto una grande partita da lui.

"Serino, siamo quasi in periodo di mercato: come commenti le voci su Ljajic e secondo cosa serve a questo Toro?

"L'allenatore ha sempre chiesto di avere un certo numero di giocatori, non troppi. In questo momento si deve smaltire la rosa, tra giocatori giovani come Edera che non hanno spazio e altri che non sono entrati nei meccanismi come Soriano. Non devo insegnare io il mestiere a Petrachi, lui e il presidente sapranno come sopperire a queste eventuali uscite. E all'uscita di Soriano potrebbe seguire l'entrata di Ljajic, e in quel momento acquisiresti qualità. Cosa che ci si aspettava anche da Soriano ma che non c'è stata. Io comunque parlo da semplice tifoso in questo campo, come tutti.

"Infine, Serino, due parole sulla splendida cornice di tifo di ieri sera.

"Ieri mi ha stupito positivamente l'affluenza, e questo significa che i tifosi del Toro ci credono in questa squadra. E' un segnale grande che deve arrivare agli addetti ai lavori. I maicuntent quindi non sono così tanti probabilmente, vista la risposta del pubblico. Io do questa lettura. E' un aspetto da non sottovalutare e da far notare anche ai giocatori: il popolo granata è con loro. Io lo interpreto così: se qualche giocatore era stato accolto con scetticismo, il pubblico adesso si sta ricredendo su questi e sta supportando la squadra. Ai tifosi basta il massimo impegno in campo, come c'è stato ieri sera.