"E' finita 1-1 la seconda uscita del Torino di Walter Mazzarri: al Mapei Stadium, i granata impattano contro un Sassuolo più coriaceo e pericoloso, e alla fine Molinaro e compagni si tengono stretti un punto che - statistiche alla mano - sarebbe anche potuto non arrivare. Per analizzare il momento granata e la partita contro i neroverdi, abbiamo dato la "Parola al Mister" Rosario Rampanti.
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Rampanti: “Mentalità e condizione atletica: Mazzarri ha molto su cui lavorare”
Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti analizza così la sfida del Mapei Stadium: "Contro il Sassuolo poteva andare anche peggio. La squadra corre poco e male, è impossibile che ragazzi di vent'anni non siano predisposti al "sacrificio"...."
"Serino, contro il Sassuolo una prova abbastanza scialba dei granata. E alla fine, forse, il pareggio va più stretto ai neroverdi...
"Il risultato è giusto, ma poteva anche andare peggio. Hanno concluso molto di più loro, credo che l'allenatore abbia molto da lavorare su questa squadra. Come ho detto già in passato ho l'impressione che si corra poco e si corra meno veloce di quanto si dovrebbe. L'allenatore dovrà quanto prima riuscire a decifrare la sua idea di disposizione in campo: ieri ha fatto vedere nel secondo tempo la direzione nella quale vorrebbe andare...
"Ecco, la corsa. Ieri si è visto un Sassuolo correre quasi il doppio rispetto al Toro. E non è una novità.
"Se ben ricordate, io ho sempre detto che questo è un grosso limite dei granata da inizio stagione. I problemi sono il tipo di allenamento e il tipo di mentalità, l'allenatore dovrà riuscire ad incidere su queste due cose, e allora avrà a disposizione davvero una grande squadra. Se lavorerà bene come ha fatto nelle esperienze passate, Mazzarri potrà fare bene. Deve lavorare prima di tutto sulla mentalità e sulla fame, e poi sul piano atletico, perché a questa squadra manca un lavoro di velocità e intensità. E' impossibile pensare che giocatori di vent'anni non abbiano questo tipo di predisposizione al ""sacrificio"", fra mille virgolette. A parità di qualità, vince sempre chi ci mette più agonismo. E ieri il Toro aveva più qualità, ma alla fine poteva anche perdere...
"Tra le note positive c'è sicuramente un Berenguer più che positivo nei primi 45'. Col possibile passaggio al 3-5-2, come vedi le rotazioni lì davanti?
"Berenguer è una nota davvero positiva. E' calato nel secondo tempo, ma ha cominciato in maniera impressionante la partita. Ljajic? L'allenatore dovrà schiarirsi le idee e non è facile: lui ha un concetto di gioco che è il 3-5-2, e ci sono un sacco di attaccanti in rosa. Se si fa il 3-5-2, a pieno organico, saranno 7 giocatori per due ruoli in attacco, e tra questi ce ne sono alcuni con caratteristiche ibride, a metà da centrocampisti e attaccanti. Mazzarri dovrà pretendere da questi giocatori una grande malleabilità tattica, perché riescano ad integrarsi alle sue idee. Il lavoro sarà molto faticoso, e non sarà facile risolvere tutti questi rebus. Il tecnico si è trovato una squadra costruita con un concetto diverso dal suo, e sarà difficle districarsi tra le caratteristiche di questi singoli.
"Un'altra volta, invece, ci tocca commentare l'ennesima prestazione negativa di Baselli, ormai in piena crisi.
"Non capisco cosa stia capitando a Baselli. Io stravedo per le sue grandi qualità. Si può pensare che si sia lasciato andare nel discorso legato alla convivenza difficile con Mihajlovic, ma adesso la guida tecnica è diversa e lui deve svegliarsi e riacquisire voglia e impegno. Il Torino è riuscito a tamponare l'assenza Belotti e sta più o meno reggendo, ma se perde anche l'apporto che deve dare Baselli, diventa ancora più difficile risalire... Questo è un altro compito arduo da risolvere per Mazzarri. Avrà un lavoro difficile da portare in porto, tra gioco e singoli: tutte componenti che deve riuscire ad assemblare al meglio.
"Per quanto riguarda il mercato, quali sono le tue previsioni per questi ultimi 10 giorni di trattative?
"Il tecnico dovrà riuscire a definire i giocatori col ruolo che gli vuole dare, e credo che in attacco - se vuole giocare in quel modo li - dovrà sfoltire. Un nuovo centrocampista? Alla fine sono in cinque per tre posti, anche se è vero che c'è chi sinora ha deluso come Valdifiori. Il regista è stato lacunoso in tutto il suo percorso, mancando di personalità - e se in quel ruolo non hai personalità è grave. Lui ce l'aveva ad Empoli, gli è mancata a Napoli e anche qui non è riuscito ad incidere... E non credo ci riuscirà più.
"Infine, Serino, ti chiedo un commento sulla stilettata di Cairo a Mihajlovic a proposito di un esonero che - stando a quello che ha detto il Presidente - poteva arrivare anche prima...
"Sono parole che non dicono niente di nuovo. Lo dissi anche io che dopo Firenze "si era rotto il giocattolo": era una cosa pesante, ma mi ero reso conto della situazione. Nella decisione della società hanno influito tanti fattori: i due più importanti sono le aspettative tecniche tradite e il "modo" di condurre la situazione. Questo modo contempla anche il percorso e la "linea" esterna al campo di Mihajlovic.
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