Reagire prima dello schiaffo

Non bisogna aspettare di prendere schiaffi prima di reagire. La disamina delle ultime gare fatta da Agostino Garofalo durante la conferenza stampa di oggi parte proprio da questa considerazione. Per giorni si è parlato della reazione del Toro nei secondi 45’, di quanto i granata diano l’impressione di non avere abbastanza cattiveria, se non dopo essere andati sotto.Una squadra che ha certi obiettivi non può permetterselo. Anche perché, come sottolineato dallo stesso difensore, non sempre può andar bene. E in effetti per la prima parziale rimonta ci sono volute tre partite, il pari col Crotone. Ed è solo con il Vicenza che il Toro è riuscito a ribaltare un risultato negativo. Tutte le altre volte no: Varese, Cittadella, Pescara, Livorno (nel caso dell’Atalanta è parzialmente vero). Le gare concluse con zero punti in saccoccia cominciano a diventare tante.

Tanti i proclami fatti nei giorni scorsi, tante le frasi sulla falsariga di quel ‘ripartire dai secondi tempi’: Garofalo non è di certo persona che ama nascondersi dietro un dito, ma l’altro aspetto di cui con lui si è parlato in conferenza stampa è stato quello della sfortuna. Il giocatore ha parlato di ‘episodi sfavorevoli’, riferendosi in particolare alle ultime tre gare, delle quali solo una si è poi conclusa in favore dei granata. Non si può negare che in queste tre partite il Toro sia stato spesso poco fortunato, ma allo stesso tempo questo non deve e non può diventare un alibi. Gli episodi sfavorevoli, di cui oltretutto sono vittima tutte le squadre nell’arco di una gara, spesso cessano di essere decisivi solo se accompagnati da una prestazione all’altezza.

(Foto M. Dreosti)