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Record Torino: dieci punti in rimonta. Cuore granata, ma dopo lo svantaggio

L'analisi / I granata si esaltano quando passano sotto: nessuno ha recuperato più partite. I pro e i contro della statistica

Gianluca Sartori

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"Il rigore messo a segno dal destro di Maxi Lopez all’ultimo secondo di Torino-Roma vale, oltre al raggiungimento di quota 22 punti in classifica, anche il decimo punto conseguito in rimonta dall’inizio del campionato. E’ record assoluto in questa serie A: la serie è iniziata dalla prima giornata, in quel di Frosinone, dove l’uno-due Quagliarella-Baselli ribaltò lo svantaggio iniziale di Soddimo. Si parla quindi di partite in cui il Torino è passato in svantaggio per primo.

GiornataPartitaPunti in rimonta
1Frosinone-Torino 1-23
2Torino-Fiorentina 3-13
3Verona-Torino 2-21
8Torino-Milan 1-11
10Torino-Genoa 3-31
15Torino-Roma 1-11

"PRIMO DATO: PRUDENZA - Un dato ovviamente interessante, che porta a varie considerazioni. Innanzitutto rimarca la spiacevole abitudine dei granata di passare in svantaggio per primi. Per un motivo o per un altro il Torino di Ventura tende a passare molto spesso in svantaggio, come si va dicendo da settimane. La situazione è migliorata nelle ultime partite, grazie alle vittorie contro Atalanta, Bologna e Cesena, ma il “vizietto” di prendere goal per primi è tornato contro la Roma. Certo, la rete è arrivata per un evidente infortunio di Padelli, ma non è questo il punto; è innegabile infatti che la squadra di Ventura tenda a giocare con prudenza, aspettando molto spesso lo sbilanciarsi dell’avversario per provare a pungere, e il rovescio della medaglia è che l’episodio sfavorevole sempre dietro l’angolo può portare a dover spesso inseguire.

"SECONDO DATO: CUORE E QUALITA’ - L’altro spunto, però, non può che far sorridere Ventura: il gruppo è unito e non ne vuole sapere di perdere. Prima di uscire dal campo sconfitti, i granata le tentano proprio tutte. E spesso riescono a rimontare: il che, oltre che cuore e caparbietà, dimostra anche qualità: quando vuole, il Torino sa far male. Il che deve far riflettere sulle potenzialità della squadra e sul fatto che sarebbe cosa buona e giusta sfruttarle nel miglior modo possibile.