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Reggina-Torino

Walter Mazzarri è un allenatore tosto che si è sempre distinto per la sua grande capacità di raggiungere obiettivi insperati con rose in apparenza non all'altezza della situazione. Dopo il decimo posto...

Redazione Toro News

Walter Mazzarri è un allenatore tosto che si è sempre distinto per la sua grande capacità di raggiungere obiettivi insperati con rose in apparenza non all'altezza della situazione. Dopo il decimo posto in campionato della stagione 2004/2005, il tecnico livornese è riuscito a confermare la squadra dello stretto in serie A anche nella stagione 2005/2006 nonostante la società del presidente Foti avesse ceduto un giocatore di vitale importanza quale era Mozart. Ora a Mazzarri tocca il compito più difficile di tutta la sua carriera: salvare la Reggina e mantenerla ancora una volta in serie A nonostante il pesante gap iniziale di 15 punti di penalizzazione per le note vicende di Calciopoli.Mazzarri, per lei il ritorno in panchina dopo la squalifica e dopo la sconfitta di Messina. Come sta la sua Reggina?Siamo migliorati rispetto alle prime due gare, abbiamo concesso veramente poco al Messina. Siamo la peggiore difesa del campionato ma non mi sento di rimproverare il reparto difensivo, in questo momento la mia attenzione è focalizzata di più in altre zone del campo. Rimprovero più me stesso per non essere stato in panchina, per questo farò il possibile e l’impossibile pur di non farmi più squalificare.

C'è qualcosa da salvare nella sconfitta in Sicilia?La supremazia territoriale, nonostante la squadra non abbia reso al massimo, mi fa ben sperare per il futuro e per un obiettivo in cui crederemo fino all’ultimo. Certo poi è normale che tutte le avversarie partono contro di noi con un vantaggio psicologico non indifferente, il nostro -15 iniziale le fa giocare sul velluto.

Domenica al Granillo arriva il Torino. Come state preparando la sfida?E' una di quelle partite che vorrei giocare potendo disporre di un intera settimana di lavoro. E’ una cosa che vorrebbero tutti, è vero, ma il Torino ad esempio ha un organico che garantisce un rendimento di prestazione costante. Dovrò fare delle scelte, quindi, sulle sensazioni e non tanto sull’effettivo lavoro di campo. Per domenica dovrei avere quasi tutta la rosa al completo tranne Missiroli, elemento comunque utilissimo in corso di gara, e con Amoruso ancora non al massimo. L’importante è affrontare la gara con il giusto approccio, con la massima concentrazione nei confronti di una squadra molto forte che verrà a Reggio Calabria con il dente avvelenato per gli ultimi risultati poco brillanti.