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Ricordando l’anno passato

di Gianluca Sacchetto

Undici maggio 2008 ore 17: il Toro espugna Livorno e per il secondo anno consecutivo riesce a conquistare la salvezza nella massima serie, seppur tra mille...

Redazione Toro News

"di Gianluca Sacchetto

"Undici maggio 2008 ore 17: il Toro espugna Livorno e per il secondo anno consecutivo riesce a conquistare la salvezza nella massima serie, seppur tra mille difficoltà e un cambio di allenatore giunto a poche giornate dal termine. Il rapporto tra Cairo e De Biasi sembra tornato quello dei tempi della B e la tifoseria comincia a pregustare un calciomercato importante, con innesti incentrati a rinforzare soprattutto il reparto offensivo. Seppur mantenendo un profilo basso, il presidente e il nuovo direttore sportivo Pederzoli costruiscono, sulla carta, una squadra in grado di puntare a qualcosa in più di una semplice salvezza, andando a riformare l’affiatata coppia-gol di Reggio Calabria Amoruso-Bianchi.

L’inizio di campionato è confortante, con il successo sul Lecce alla prima giornata che significa primo posto in classifica. E anche il pareggio contro la Reggina di una settimana più tardi mette in mostra un buon Toro. Sembra finalmente l’anno buono per uscire da quella zona d’ombra, da cui la squadra pareva non riuscire più ad affiorare. Invece con le big iniziano a venire fuori le prime difficoltà. Le sconfitte contro Inter e Lazio all’Olimpico e i pochissimi punti raccolti in trasferta accendono i primi campanelli d’allarme. Dopo la gara interna contro la Fiorentina, persa malamente, arriva la pesante contestazione della tifoseria e Cairo decide di cambiare per l’ennesima volta la guida tecnica.

L’arrivo di Novellino divide tutti. Se da una parte ci sono finalmente i giocatori che gli permettono di praticare il tanto amato 4-4-2, dall’altra rimangono i dubbi sulla gestione dei giocatori più rappresentativi, su tutti Rosina. Dopo qualche buon risultato, come la vittoria contro il Napoli, i risultati tornano ad essere negativi. L’ultimo della serie il pareggio di domenica contro il Chievo, il quarto di fila. Quattro come i segni x nelle prime partite dello scorso campionato. Il paragone tra le due stagioni sembra calzare a pennello in questo momento. Numerose, infatti, le analogie. Il risultato della prima partita del 2009 a Genova (3-0) è lo stesso dell’anno passato e i giocatori presi in considerazione sembrano essere solo più quelli della vecchia guardia: vedi il posto in tribuna riservato a Saumel nelle ultime partite. L’unica differenza sembra essere in panchina: prima l’avvicendamento Novellino-De Biasi, ora percorso inverso. Se ad inizio stagione, quindi, si cercava di dimenticare il più in fretta possibile le sofferenze dell’anno passato, ora la situazione sembra essersi capovolta. Il campionato 2007/2008 è diventato quasi un modello da seguire. Con un unico obiettivo: ottenere lo stesso risultato finale.